Autobus affollati, la Cgil: «Integrare con il noleggio»
La proposta della Cgil. Ma c’è il nodo dei costi. Grassi (Tpl): in arrivo 3,6 milioni
Marco Sala, segretario generale Filt-Cgil, usa il paragone dei Covid hotel. Gli ospedali scoppiavano, gli alberghi erano vuoti e hanno accolto i pazienti per l’isolamento. Il discorso si sposta sul trasporto pubblico, soprattutto per gli studenti: «Due fasce d’orario d’ingresso, 690 mezzi con una capienza massima dell’80%, eppure per i 55 mila studenti le misure prese sono insufficienti. In provincia abbiamo circa 500 pullman del comparto dell’autonoleggio fermi. Se integrassimo i due sistemi forse potremmo moltiplicare le corse e contemporaneamente dare sostegno a un settore in gravi perdite».
«È improponibile tornare a pensare alla didattica a distanza come soluzione di un proga), blema che ha un’altra natura», interviene la segretaria generale Flc - Cgil Elena Bernardini. Il sindacato denuncia «anni di tagli di fondi e chilometri garantiti ai cittadini». Sull’autonoleggio insiste anche la senatrice Simona Pergreffi (Letroppo capogruppo in commissione trasporti, chiedendo al ministro un fondo ad hoc. La copertura dei costi è un nodo.
Lo sa bene Emilio Grassi, direttore dell’Agenzia Trasporto pubblico locale. «L’autonoleggio non è escluso a priori, con i consorzi è prevista la formula del subappalto ma possiamo pagare come paghiamo loro». Intanto, a fronte dei minori introiti le aziende spendono. I primi soldi dell’emergenza Covid dovrebbero arrivare a breve. «La prima tranche di 3,6 milioni per Bergamo è in Regione e dovrebbe arrivarci nelle prossime settimane — aggiorna Grassi —. Nel dpcm di settembre c’è la promessa a trovare 200 milioni per i servizi aggiuntivi, ma questi servizi li stiamo già facendo con il 20% in più di corse nelle ore di punta. Se vogliamo spendere di più integrando il servizio allora servono interventi massicci». Sui bus affollati, il direttore parla di aggiustamenti in corsa: «Mi dicano dove e a che ora, e andiamo a vedere. Sappiamo che alcune direttrici come la Romano-GhisalbaCalcinate-Seriate sono al limite della capacità dell’80%, altre al 30%». Con 50 e 30 bus, la Locatelli fa trasporto pubblico e privato: «Il noleggio è un’idea, sempre che ci siano le risorse. I noleggiatori puri potrebbero essere disponibili ora che sono fermi, ma poi no — riflette Roberto Locatelli —. E non sempre gli autobus sono adatti al servizio pubblico».