Per l’Atalanta una Champions scacciapensieri
Ludogorets, Young Boys e Slavia Praga. Sulla carta tre formazioni migliori del Midtjylland, avversario odierno dell’Atalanta. Eppure nella grande lotteria dei primi turni di qualificazione di Champions ci possono essere sorprese. Se lo ricorda bene anche Gasperini, perché nell’agosto di due anni fa, al Parken di Copenaghen, i rigori portarono all’addio prematuro all’Europa League, ancora prima dei gironi, dopo un doppio scontro dominato e maledetto. Da Danimarca a Danimarca, dalla capitale a Herning, dallo stadio che al suo interno ha un ristorante stellato ai dodici mila posti della Mch Arena, soprannominata anche Zidan Arena in ricordo dell’attaccante egiziano Mohammed Zidan, che partì dal Midtjylland per arrivare alla Bundesliga, fra Borussia Dortmund, Magonza e Amburgo, vincendo anche un Meisterschale con Jurgen Klopp come allenatore. Ora l’idolo incontrastato è Pione Sisto, esterno di origini sud sudanesi, con cittadinanza ugandese e naturalizzato danese, che dal Midtjylland era partito alla volta della Liga, direzione Celta Vigo, per un quadriennio discreto. Sembrava dovesse essere il nuovo crack del calcio scandinavo, il suo ritorno in Danimarca ha lasciato perplesso più di un addetto ai lavori. Con il suo arrivo il tecnico Brian Priske opta per un attacco incentrato sulla fascia sinistra — in una sfida con Hateboer tutta corsa — e un 4-2-3-1 che potrebbe assomigliare allo schema molto scolastico, con due linee di difesa a quattro in fase di non possesso. Alle volte, per dare più peso offensivo, c’è un 4-3-3 per sfruttare la forza degli esterni, ma non è detto che non venga utilizzato un centrocampista davanti alla retroguardia per rimpolpare ulteriormente il traffico per arrivare in area. Come molto spesso capita c’è più fase difensiva e molto meno divertimento, anche se rispetto agli anni precedenti le partite giocate finora sono praticamente le stesse. Cinque di campionato, tre vittorie e un pareggio, due punti di distanza dal Brondby capolista. Insomma, l’idea sarà quella di chiudersi e ripartire, magari sfruttando la creatività di Sisto e, soprattutto, i calci piazzati per il gioco aereo. Da seguire anche Dreyer, ala destra molto interessante che ha già esperienze in Premier League e Eredivisie con l’Heerenveen.