La dance di Sagi Rei in versione acustica
Nato a Tel Aviv, nel 1972, e lombardo di adozione, Sagi Rei, all’anagrafe Sagi Reitan, è un vero punto di riferimento per nostalgici della dance degli anni Ottanta e Novanta. Trasferitosi a Bergamo per motivi di studi, e medico mancato — dopo aver sostenuto 30 esami all’Università di Brescia — per seguire una più forte vocazione musicale, sperimentata in un coro gospel milanese, il cantante israeliano ha scoperto subito una ricetta originale per diventare famoso grazie alla sua voce colorata di soul: ripescare brani riempipista come «What is love» di Haddaway, «Rhythm is a dancer» degli Snap, e «L’amour toujours» di Gigi D’Agostino, riarrangiarli in chiave acustica, e inserirli in un unico disco, che lui chiama, nel 2005, «Emotional songs». Il successo arriva subito, grazie alla supervisione di un guru della dance italiana come Fargetta, e l’album entra in classifica tra i 100 più venduti in Italia. Quella riletta dall’artista italo-israeliano è una vera e propria hit parade personale che l’artista italo-israeliano presenterà stasera in acustico sul palco del Blue Note
einsieme ai brani del suo primo album di inediti, «Original Songs», scritto a quattro mani con la moglie Elena Tironi, che stasera lo accompagna al piano e ai cori, affiancati da Paolo Manzolini alle chitarre.