Corriere della Sera (Bergamo)

L’App che riconosce i rifiuti «Un aiuto per differenzi­are»

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«Da oltre un anno le attività di trasporto sul lago si svolgono in situazioni anomale, per numero di corse e per portata. La situazione è stata in continuo movimento e le normative con la pandemia si sono rincorse con non poche difficoltà. La flessibili­tà del servizio di linea e dei traghetti è stata continua con adattament­i e integrazio­ni degli orari». Alessio Rinaldi, il presidente dell’Autorità di bacino lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, e Giuseppe Faccanoni, presidente della Navigazion­e Lago d’Iseo, rispondono alle critiche sollevate da Legambient­e nelle scorse settimane. L’associazio­ne ambientali­sta aveva puntato il dito contro l’orario estivo 2021 che conterebbe un numero di corse inferiore rispetto al 2019, la soppressio­ne delle corse turistiche delle Crociere del mercoledì e del venerdì, il taglio del turno L3 (Lovere, Monte Isola, Iseo e Sarnico) del sabato e della domenica. E dall’altro lato, il massimo utilizzo delle tratte SulzanoPes­chiera e Sale MarasinoCa­rzano, che secondo Legambient­e intaserebb­e i parcheggi con le polemiche di cittadini ed esercenti di Sulzano. «I segnali di disagio degli operatori hanno la nostra comprensio­ne, ma il lago d’Iseo può contare un primato per numero di scali serviti e collegamen­ti — continuano Rinaldi e Faccanoni —. La frequenza di utilizzo e il numero di passeggeri vengono costanteme­nte monitorati per rafforzare il servizio dove la domanda è maggiore e rimodularl­o dove è minore o assente. La “nuova normalità” non è ancora la “normalità” prepandemi­a e questo si traduce in alcune rinunce». Priorità è data al servizio di trasporto ordinario che assicura 53 corse nei giorni feriali e 51 corse nei festivi (nel 2019 erano rispettiva­mente 39 e 48). «Con riferiment­o a Monte Isola, le attuali 23 corse da Iseo sono superiori alle 20 del 2019, c’è un incremento del trasporto e il servizio già a giugno è stato potenziato. Rispediamo quindi al mittente le polemiche», concludono Rinaldi e Faccanoni.

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