Parte l’app per riconoscere i rifiuti
Il servizio aiuterà i cittadini a differenziare. Sui sacchi codificati: «Multe da dicembre»
Scorrendo il menù si trovano il calendario dei ritiri porta a porta, la mappa con i cassonetti degli abiti usati più vicini grazie alla geolocalizzazione e, da qualche giorno, anche il servizio «Dove lo butto?». È l’implementazione studiata da Junker per l’app «Puliamo» di Aprica, un’innovazione richiesta direttamente dal Comune di Bergamo. Basta inquadrare con la fotocamera dello smartphone il codice a barre sul rifiuto che non si sa dove conferire: l’applicazione riconosce i materiali e dà indicazione sul sacco in cui inserirli. «È un’idea già sperimentata in altri Comuni italiani, ma nella Bergamasca siamo i primi», spiega l’assessore all’Ambiente, Stefano Zenoni. L’obiettivo è aumentare ancora la percentuale di raccolta differenziata passata dal 71% del 2019, al 72,5% del 2020, fino a toccare il 76,7% nei primi sei mesi di quest’anno e, parallelamente, confermare il trend in diminuzione delle tonnellate di indifferenziata, passate da 8.856 del 2019, a 7.696 del 2020 e 6.906 quest’anno. «L’app va nella direzione di dare informazioni precise e personalizzate ai cittadini — continua Zenoni —. Si tratta di un suggerimento proposto dalle minoranze nei mesi scorsi che abbiamo subito condiviso». I miglioramenti all’applicazione sono iniziati a marzo: «Siamo fiduciosi che con questa innovazione si possa migliorare la quantità della raccolta differenziata, ma anche la qualità, è questa la vera sfida — aggiunge Filippo Agazzi, amministratore delegato di Aprica —. Il database è molto ampio, se un prodotto non venisse riconosciuto è possibile mandare una segnalazione perché sia aggiunto con un’implementazione continua».
Palazzo Frizzoni, poi, fino a ottobre, continuerà a mantenere una linea «morbida» sulla modalità di raccolta dei sacchi codificati. «Gli addetti di Aprica stanno lasciando degli avvisi per chi ancora espone i vecchi sacchi — spiega Zenoni —. In autunno saremo più rigorosi». L’utilizzo di sacchi non conformi comporterà il mancato ritiro, mentre con l’arrivo dell’inverno scatteranno anche le sanzioni. «Gli ispettori di Aprica ora sono impegnati in una campagna di informazione — aggiunge l’ad Agazzi —. Pensiamo di raggiungere con delle comunicazioni specifiche il 14% dei cittadini che non ha ancora ritirato i nuovi sacchi». L’86% dei residenti invece ha provveduto e il 70% li sta già utilizzando. Per le utenze non domestiche le percentuali si attestano al 67% per il ritiro dei sacchi, mentre nel 60% dei casi sono già utilizzati. Le sanzioni sono già previste nella zona del centro, in accordo con il distretto urbano del commercio: «Aprica ha attivato per l’estate un servizio di raccolta potenziato — spiega Zenoni — per favorire la convivenza fra dehors e necessità di raccolta dei rifiuti, ma dobbiamo limitare l’esposizione dei sacchi eccessivamente in anticipo».