L’ex chiesa di Caravaggio, piano da un milione
Doveva diventare la casa del Merisi a Caravaggio con un centro studi e una mostra permanente con i cloni di tutte le tele del pittore, ma il progetto non è mai decollato e cinque anni fa l’ex chiesa di San Giovanni Battista è stata chiusa per problemi strutturali. Ora il comune di Caravaggio si muove con un progetto di recupero da oltre un milione.
Nel 2016 sull’ex chiesa si era sollevata una polemica di fuoco tra il centrosinistra di Claudio Bolandrini appena arrivato alla guida della città e la Lega finita all’opposizione dopo vent’anni di governo. Proprio i leghisti all’inizio degli anni Duemila avevano previsto per il tempio seicentesco un futuro da centro studi dedicato al Maestro con il progetto di riprodurre tutte le sue opere. E furono realizzati i primi tre cloni esposti nella sagrestia di San Giovanni. Ma il progetto si è arenato per i costi. Cinque anni fa furono però i leghisti a sollevare i problemi sulla sicurezza dopo che l’amministrazione vi aveva tenuto una mostra. Fino a quel momento, la chiesa era stata utilizzata pur mancando qualunque documento agli atti che indicasse i problemi strutturali, segnalati dagli uffici comunali dal 2013. Ora l’amministrazione Bolandrini ha messo a punto un progetto di adeguamento strutturale e riallestimento da 1.080.000 euro che ha presentato al bando regionale per la valorizzazione del patrimonio pubblico a fini culturali.
«Il progetto Casa del Caravaggio — spiega il sindaco — era forse troppo ambizioso. Siamo però convinti che l’ex chiesa di San Giovanni possa avere un ruolo importante. Il suo recupero alla fruizione del pubblico offrirebbe a Caravaggio uno spazio adeguato e di pregio per ospitare attività culturali ed esposizioni museali di rilevanza regionale e nazionale».