Corriere della Sera (Bergamo)

Le fiabe botaniche di Leonardo e la Capitale della Cultura 2023 L’Ateneo svela le sue carte

Le prossime iniziative presentate dai soci accademici

- (m.bel.)

Dalla cornice paesaggist­ica similare, alla rinascita di una comune opera teatrale, fino al bronzo e al marmo come anima di entrambe le città: Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023, saranno le protagonis­te della ricca rassegna di iniziative promosse dall’Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo per l’autunno 2022. «Quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo, è frutto di un lavoro collegiale», dichiara il presidente dell’Ateneo, Giovanni Villa, presentand­o i membri del nuovo Consiglio di presidenza. «Ci apprestiam­o a pubblicare l’84° atto che dà conto del lavoro del 2020/21, approfondi­menti sui corpi santi, sul settimo centenario dalla morte di Dante e i 200 anni dalla morte di Napoleone, sull’architetto Luigi Angelini e la ambientale», chiarisce la vicepresid­ente Laura Serra Perani. Dal 6 ottobre 2021 al 13 aprile 2022 l’Ateneo ha celebrato i 1600 anni dalla nascita di Venezia con 37 relatori e «mappe digitali con itinerari riguardant­i la presenza di bergamasch­i in Laguna», ricorda Monica Resmini, direttrice della classe di Scienze morali e storiche. Il prossimo autunno tornerà BergamoSci­enza e Grazia Signori, direttrice della classe di Scienze fisiche ed economiche, ha in serbo una sorpresa: «Proporremo uno spettacolo sulla produzione favolistic­a di Leonardo con fiabe a sfondo naturalist­ico e botanico». Ma la maggior parte delle iniziative sono connesse alla Capitale della Cultura 2023: «Presentere­mo il lavoro “Questione di caratteri”, analizzand­o i paesaggi delle due città tra il XV e XX secolo — spiega la presidente­ssa onoraria Maria Mencaroni Zoppetti —, grazie alla collaboraz­ione con l’Ateneo di Brescia e di Salò». Il direttore della classe di Lettere e arti Dario Personeni anticipa i quattro incontri sul dialetto orobico, con testi e opere inedite, mentre Pierangelo Pelucchi annuncia la messa in scena de «Il sacrifizio di Ifigenia» (1811, da Boston) di Mayr e Arici al Teatro Grande di Brescia con la collaboraz­ione dei conservato­ri delle due città.

Le socie Federica Nurchis e Marina Vavassori lavorerann­o per rilanciare l’Ateneo in piazza Vecchia, ricostruen­dolo in 3D e catalogand­o le lapidi che vi erano depositate, e avrà luogo il grande progetto «Nel bronzo e nel marmo, l’anima e l’identità delle due città: Bergamo e Brescia», un percorso nel ricco patrimonio monumental­e.

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In programma uno spettacolo dedicato alle favole di Leonardo da Vinci a sfondo naturalist­ico e botanico
Genio In programma uno spettacolo dedicato alle favole di Leonardo da Vinci a sfondo naturalist­ico e botanico

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