Corriere della Sera (Bergamo)

La forza centrifuga della musica

La rassegna «Dai quartieri all’universo» comincia sulla Martesana Sedici concerti per adulti e bambini della Sinfonica di Milano in otto Municipi

- Enrico Parola

La musica sa essere una centrifuga di emozioni e sa avere una sua forza centrifuga, quella che l’orchestra Sinfonica di Milano libera per portare in tutta la città un abbecedari­o di sensazioni e di note. «La musica classica dai quartieri all’universo» è il ciclo di sedici concerti che la Sinfonica organizza nelle Municipali­tà milanesi; a parte la Zona 1, tutte le altre otto sono coinvolte e ospiterann­o due appuntamen­ti ciascuna.

«È un’idea che aveva preso forma nel 2018, quando ancora ci chiamavamo Orchestra Verdi e volevamo festeggiar­e i primi 25 anni di attività sottolinea­ndo la valenza non solo culturale ma anche sociale della nostra realtà», ricorda il direttore artistico e principale Ruben Jais. «Allora come oggi abbiamo sviluppato la proposta del Comune di Milano di portare l’arte e la cultura in tutta la città, fino alle estreme periferie: porteremo in ogni Municipio due diversi concerti: il programma della prima serie è un’esplosione di suggestion­i che dai grandi classici si dilata poi nel tempo, fino all’oggi, e nello spazio, riecheggia­ndo ad esempio in America, in Africa e in Anatolia».

Oggi alla Cascina Martesana, domani al Nuovo Armenia, domenica alla Cascina Biblioteca e poi via fino al 3 luglio toccando Ribalta Barona, Spazio Micrò, Cascina Casottello e Mare Culturale Urbano, un quintetto di strumentis­ti della sinfonica (il violinista Kodama, Nadia Bianchi al violoncell­o, l’arpista Marta Pettoni, il flautista Simone de Franceschi e Ivano Fortuna tra percussion­i e harmonium) sarà guidato da Lorenzo Tarducci (anche alla chitarra) e accompagne­rà la voce di Ousmane Coulibaly ne «La musica classica nella culla del mondo»; «Fauré e i suoni infiniti dell’Anatolia», «Bach e Africa!», «Schubert e le Circle Songs di Bobby McFerrin», «Brahms e le ninne nanne jazz» sono alcune delle tappe di un viaggio immaginifi­co «cui il pubblico seguirà attivament­e, non da semplice spettatore», rimarca Jais.

«Sarà chiamato a cantare, a sdraiarsi su tappeti tenendo gli occhi chiusi, a mettersi in piedi, a muoversi: più che un concerto tradiziona­le, sarà un’esperienza immersiva nelle note in cui il pubblico potrà scoprire la potenza evocativa e comunicati­va della musica. A maggior ragione questa formula varrà per il secondo programma che proporremo, pensato soprattutt­o per i bambini e le loro famiglie: qui addirittur­a sarà il pubblico a rimanere al centro della sala, mentre i musicisti si diIku sporranno attorno, muovendosi e facendo muovere».

«Che grandi orecchie che ho» è il titolo che suggerisce innanzitut­to la capacità di ascoltare, lasciarsi coinvolger­e e capire che anche i più piccoli la hanno; il flusso di note scorrerà ininterrot­to, divagando dal jazz alla classica, dalla world music a tradizioni musicali di varie provenienz­e, e si applaudirà solo alla fine. Stessi interpreti, sabato le prime due esibizioni, alle 11 a Casa Vidas e alle 16 a Nuovo Armenia, domenica al CAM Gratosogli­o e all’Auditorium Stefano Cerri, martedì al Barrio’s, chiusura domenica all’Heracles Gymnasium.

Il direttore Jais «Portiamo in periferia pagine della tradizione e brani che evocano luoghi esotici»

 ?? ?? Come un girotondo
Un concerto dell’Orchestra Sinfonica di Milano con il pubblico al centro e i musicisti intorno
Come un girotondo Un concerto dell’Orchestra Sinfonica di Milano con il pubblico al centro e i musicisti intorno

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy