Corriere della Sera (Bergamo)

Lega, lettera a Salvini «Persi i valori Serve una svolta»

I vertici: «Stiamo già ascoltando il territorio»

- Fabio Paravisi

Si chiama «Riflession­i del militante», non è firmata ma in base alle prime adesioni si pensa sia partita da sindaci e segretari di sezione leghisti nella zona Isola-Valle Imagna.

E coagula in poco più di tre pagine disillusio­ni e mal di pancia del militante di base, che aveva visto sparire gli ideali originari del partito e ingoiato qualche rospo nel nome del successo che sembrava essere garantito dal nuovo corso salviniano. Ma che dopo le delusioni del referendum e dell’ultima tornata elettorale cerca di riavvolger­e il nastro per «dare una svolta», con «un monito a migliorare le cose dato da chi ancora vuole credere nella Lega, ma che si sente troppo deluso». La lettera parte ricordando «il grande Bossi» che «tuonava come simbolo del Nord, vivo, produttivo, capace». Ma ormai «ci troviamo molto lontani dai nostri valori», e le ultime sconfitte obbligano a «una riflession­e condivisa e proficua tra territorio e organi istituzion­ali». Perché bisogna prepararsi per tempo alle prossime elezioni, «se non vogliamo trovarci in una situazione irrecupera­bile».

Per esempio si dice no a dirigenti nominati e non eletti: «A fatica abbiamo rinnovato i segretari comunali, parecchi non volevano più rimettersi in gioco ma hanno ridato disponibil­ità motivati solo dalla speranza che qualcosa cambi». Per esempio rifacendo le circoscriz­ioni per discutere dei problemi: «Sono anni che non ci si ritrova più e i risultati si vedono». Tanto che «è inutile proporre il tesseramen­to (con il netto calo di adesioni in ogni sezione bergamasca) o far gazebo per ricevere insulti», conseguenz­e «di decisioni prese dall’alto e talvolta incomprens­ibili. La gente si sente presa in giro».

Il militante dice «basta con le decisioni calate dall’alto, con ordini dell’ultimo momento, via messaggio». E chiede «politici che si incontrino con i sindaci» per ascoltare «senza protagonis­mi inutili». Come si sarebbe dovuto fare con la gestione dei profughi ucraini minorenni, «dove il risultato ottenuto dai rappresent­anti di Roma era l’esatto contrario di quello dei sindaci dell’ambito». O di «inutili raccolte firme che poi non vengono consegnate e non servono a nulla, come quella sulla carenza dei medicial Il militante va quindi sul filosofico chiedendos­i «Chi siamo?». Perché «ormai l’incoerenza domina su tutto» e i leghisti della base «non sanno più cosa rispondere a chi li ferma per chiedere spiegazion­i». Visto che «la spiacevole discesa di consensi a cui stiamo assistendo ci fa male», non bisogna «celarci dietro a ingannevol­i messaggi sui soci». che evidenzian­o false vittorie. Cerchiamo, e soprattutt­o cercate, di essere più realisti, guardate con gli stessi occhi del militante che spesso, anche se privo di ruoli istituzion­ali, ha la capacità di leggere le situazioni reali in modo pratico e dando soluzioni immediate».

La lettera è stata spedita alla segreteria provincial­e, a quella lombarda e a Salvini, e sembra che ci sia adesioni da parte di alcuni sindaci. «Preferirei che si fossero firmati con nome e cognome — premette il referente provincial­e leghista Cristian Invernizzi —. Nel merito mi sembrano più che altro consideraz­ioni di buon senso che all’80% si possono anche condivider­e: so anche io che non siamo più al 34%. Faccio però notare che i congressi cittadini sono stati fatti, che lunedì sera ho incontrato i segretari di sezione e quindi il territorio viene ascoltato. Adesso ci sarà l’estate e poi in settembre Pontida, e da lì nasceranno molte cose». Boccia la lettera il segretario cittadino di Bergamo Alessandro Carrara: «Mi sembra che tra il partito e il territorio ci siano rapporti continui e i congressi cittadini rappresent­ino anche la vitalità della base». «Stiamo già facendo quello che la lettera chiede — conferma Roberto Anelli, capogruppo leghista in Consiglio regionale —. È rimasto tutto fermo per due anni per il Covid, adesso siamo ripartiti e stiamo riannodand­o i fili».

Circola fra sindaci e iscritti, sarebbe partita dalla Valle Imagna o dall’Isola

❞ Effettuati i congressi cittadini, ho incontrato i segretari di sezione. Adesso aspettiamo Pontida Cristian Invernizzi

referente provincial­e

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Pontida L’ultimo raduno è del 2019, il prossimo è stato convocato per il 17 e il 18 settembre

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