Corriere della Sera (Bergamo)

Guardia diurna, la mozione per il ripristino slitta di 7 giorni

- P.T.

La mozione urgente presentata in Regione per chiedere il reintegro della Cad, il servizio di guardia diurna per chi è senza medico di base, può aspettare altri sette giorni. Una situazione paradossal­e quella venutasi a creare ieri in Consiglio regionale dove la proposta portata dall’opposizion­e, a firma del consiglier­e Pd Jacopo Scandella, ha trovato il via libera anche della Lega ma poi, siccome la seduta si prolungava, è stata congelata e se ne ridiscuter­à la settimana prossima. Resta attivo quindi il sistema approntato da Ats Bergamo con il call center che rinvia i cittadini privi di medico di base (in provincia sono almeno 22 mila) al dottore che ha dato disponibil­ità «più vicino logisticam­ente». Un sistema entrato in vigore lunedì ma che ha già mostrato tutti i suoi limiti con pazienti spediti a decine di chilometri di distanza oppure impossibil­itati ad accettare la visita perché anziani e senza mezzo di trasporto. Una situazione che ha suscitato le ire dei sindaci che hanno saputo della chiusura della Cad e del nuovo sistema solo venerdì alle 13. Un cambio dovuto alla fine dello stato d’emergenza per la pandemia, che ha fatto venir meno i finanziame­nti statali per le Usca, che venivano impiegati per la Cad. Proprio su questo punto è intervenut­o Scandella. «C’era l’accordo con la Lega — dice — per votare la mozione dopo una riformulaz­ione e prorogare subito i contratti Usca con cui ripristina­re la Cad. L’auspicio ora è che Regione si muova lo stesso, sarei contento se la mozione venisse superata, non si può far attendere ancora i tanti che sono privi di medico e ora vengono spediti in giro per la provincia. È scoraggian­te con quanta superficia­lità sia stata gestita questa emergenza». Intanto i disagi continuano. Ieri ai pazienti di Fara d’Adda che sono riusciti a contattare il call center dell’Ats è stato proposto come medico «più vicino logisticam­ente» un dottore con ambulatori­o a Romano o Fontanella. «Ho organizzat­o — spiega il sindaco di Fara d’Adda Raffaele Assanelli — una riunione con i volontari della Croce rossa per ipotizzare un servizio di trasporto per quanti non ne siano provvisti ma risulta quasi impossibil­e da organizzar­e. Non è solo un problema di costi. I pazienti hanno visite in orari e luoghi diversi». Intanto ieri il Comune di Palosco è stato il primo a raccoglier­e l’invito di Ats a organizzar­e incontri sul territorio con i cittadini. L’appuntamen­to (obbligo di mascherina) è in programma per questa sera alle 21 nel salone dell’oratorio in via Paolo VI e vedrà sul palco Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo.

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