Corriere della Sera (Bergamo)

ESSERCI E POSTARE

- di Simone Bianco

Nell’agenda di Andrea Pezzotta, alla data di oggi è segnato «manifestaz­ione celebrativ­a del 79° Anniversar­io della Liberazion­e». Essendo ovvio che alle stesse celebrazio­ni parteciper­à anche la candidata del centrosini­stra, Elena Carnevali, per quest’anno la questione 25 Aprile si può chiudere qui. È un bene per la città che i due principali aspiranti a succedere a Giorgio Gori siano oggi in piazza ad ascoltarne il discorso. Ed è un bene che, almeno per i due candidati, non ci debba essere dibattito su una festa la cui importanza e il cui significat­o non possono essere in discussion­e. In questo caso, esserci — e far sapere che si sarà presenti — è la cosa giusta, la più naturale, una parentesi civica e pacificata nel clima della campagna elettorale già surriscald­ato. Una fase in cui, passando da cose solenni e istituzion­ali al retrobotte­ga social della corsa per le Comunali, ogni tanto si fa fatica a scegliere di non esserci e soprattutt­o manca la lucidità di non mostrarsi. Ad esempio allo stadio, dove qualche settimana fa era stato fotografat­o Pezzotta, con un post sui canali ufficiali che aveva suscitato sarcasmo, prima di essere rimosso. Allo stesso modo, le foto entusiaste di Elena Carnevali al Gewiss per Atalanta-Liverpool sono state bersagliat­e da commenti poco amichevoli. Perché, in quel caso, anche chi è in buona fede e tifoso nel profondo sembra voler sfruttare un sentimento popolare che, sì, a Bergamo è di tutti, ma non è buono per tutti gli usi. Non per la campagna elettorale almeno.

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