«Legami», la cancelleria degli studenti per migliorare la differenziata
La quota di rifiuti differenziati a Bergamo sfiora l’80%. Ma riciclando si possono commettere piccoli errori. Quanti, ad esempio, prima di buttare una penna a sfera esausta rimuovono il refill dell’inchiostro? Per recuperare nel modo più efficiente possibile le materie plastiche che compongono gli articoli di cancelleria, Legami spa coinvolgerà dal 6 maggio una dozzina di scuole superiori bergamasche grazie al progetto «Esauriti for the planet – Nuova vita alla cancelleria finita!». Un esperimento pilota a cui aderiscono Comune di Bergamo, Aprica e Montello.
Tutti partner dell’amministrazione nel Climate City Contract, ovvero il patto che vede «Bergamo impegnata nella scommessa ambiziosa di ridurre le emissioni di CO2 in un tempo più rapido», rileva il sindaco Giorgio Gori. «È un progetto innovativo, non è ancora stato realizzato da nessun’altra realtà italiana — sottolinea Massimo Dell’Acqua, amministratore delegato di Legami —. L’obiettivo è di sviluppare una maggiore sensibilità, coinvolgendo 11 mila studenti». Con una competizione. La scuola vincitrice verrà selezionata dopo sei mesi sulla base di due criteri: la quantità di materiale raccolto e la corretta differenziazione dei componenti. L’istituto primo classificato potrà poi produrre un cortometraggio per la presentazione del proprio approccio alla sostenibilità, con il supporto di Legami.
«A Bergamo si può migliorare proprio nella raccolta della plastica dura e degli imballaggi», dice Filippo Agazzi, Ad di Aprica. E per massimizzare i risultati, «dobbiamo preparare i materiali per il riciclo», aggiunge Filippo Belometti, dell’ufficio Finanza e sviluppo imprenditoriale di Montello. Al netto delle percentuali «anche l’ammontare dei rifiuti è calato — conclude l’assessore Stefano Zenoni —. L’indifferenziato è sceso da 17 mila a 13 mila tonnellate».