L’inedita collezione di famiglia con gli antichi orologi da torre
A Sedrina, la tradizione dei Sonzogni in un’esposizione permanente
Quando si dice «tener su il tempo». È questa la mission della famiglia Sonzogni(originaria di Brembilla, ma di stanza ad Almè) che da diverse generazioni si tramanda un gene specialissimo: la passione per gli orologi. Cosa che molti coltivano, ma quella dei due ultimi discendenti, Mauro ed Ivano, figli e nipoti di maestri orologiai, rispecchia un modo diverso di collezionare questi preziosi oggetti: non (solo) i classici gioielli da polso, ma principalmente orologi da torre. Cioè, orologi con grandi meccanismi, lancette gigantesche, dimensioni di 6 metri quadrati ed un peso variabile da 30 a 400 chili. Segni particolari: sono tutti perfettamente funzionanti.
Vedere per credere nell’esposizione permanente (un museo vero e proprio) che sarà inaugurata domani alle 10.30 in via IV Novembre a Sedrina. Di questi orologioni ne saranno esposti 55, di cui il più antico recuperato da una torre del Centro Italia realizzato intorno al 1400. In pratica sono oltre sei secoli di un movimento che ha attraversato e segnato la storia.
«Di questi orologi da torre ne abbiamo trovati e restaurati di bellissimi e molto antichi — spiega Ivano Sonzogni —, è un mondo affascinante dove Bergamo si è fatta onore fin dal Quattrocento, con la realizzazione di autentici capolavori, basti pensare all’orologio di Clusone, datato 1583». Due le sale del museo, che sarà visitabile ogni domenica dalle 9 alle 12.30: una in cui si possono ammirare sia orologi da torre che pendole, dove ogni meccanismo è correlato da una apposita descrizione tecnica, mentre in una seconda saletta, completamente rivestita in legno, sono esposti i meccanismi di pendole costruiti anche da artigiani brembani, altri orologi da appoggio e da tasca di varie epoche ed utilizzo, oltre a tutta una serie di componenti e strumenti di lavoro utilizzati anticamente.
L’intento dei due fratelli Sonzogni è anche quello di tramandare e fermare nel tempo sia la storia della loro famiglia sia quella degli artigiani bergamaschi che hanno operato nell’ambito dell’orologeria. Tutto il loro know how, corredato da una raccolta di documenti durata trent’anni, insieme alle testimonianze di cinquecento artigiani, troverà spazio in un volume sull’orologeria bergamasca di prossima realizzazione. Qualcosa che non c’era, ma che lascerà un’importante traccia del prezioso lavoro artigiano ed orafo.
«È un’opera che presumibilmente uscirà per la fine dell’anno e che di giorno in giorno si arricchisce di nuovi elementi — afferma l’autore Lino Galliani —. Nei vari capitoli ci sarà un focus sull’orologeria mondiale con riferimenti anche particolari ed interessanti curiosità, sugli orologi da tasca, da polso con, altra chicca, un approfondimento sugli orologi a sei ore. In Italia se ne contano oltre duecento, ma gli unici in Lombardia sono gli otto esemplari conservati in Bergamasca».
Il libro Conterrà chicche come gli orologi a 6 ore, gli unici in Lombardia sono in Bergamasca