Il governatore del Missouri e il gemellaggio con Zanica «Una sola etica del lavoro»
Parson alla Tab, azienda che produce batterie e ha aperto a Kansas City
Disponibilità di manodopera qualificata e competente. Un collocamento geografico strategico, sotto il profilo della logistica. E un vivace contesto imprenditoriale locale. È sulla base di queste tre variabili che la casa madre slovena del gruppo Tab, specializzato nella produzione e vendita di batterie innovative per l’automotive, veicoli industriali (come carrelli elevatori) e per lo stoccaggio di energia, ha deciso di costruire una nuova sede operativa a Liberty, sobborgo della cintura urbana di Kansas City, in Missouri.
«È stata una decisione facile da prendere», ammette Bogomir Auprih, presidente del consiglio di amministrazione del gruppo, accogliendo a Zanica la delegazione americana guidata dal governatore Mike Parson, accompagnato dalla moglie Teresa. «È un arrivo molto importante per il futuro del nostro Stato — riflette il governatore, che racconta del suo passato da venditore di batterie —. Vogliamo essere sicuri che questa compagnia e questa partnership abbiano successo». L’orizzonte, in tal senso, è quello occupazionale: in una fase iniziale troveranno lavoro 50 persone, ma nei piani è prevista l’assunzione di altri 100 lavoratori nei prossimi 5 anni. «Il Missouri ha guidato ad aprile gli Stati
Uniti per la produzione di lavoro», rivela con orgoglio Mike Parson, puntando l’accento su un altro elemento che accomuna lo Stato del Midwest e l’Italia. «L’etica del lavoro, in Missouri lavoriamo duro». La tappa della delegazione del Missouri, del resto, non è causale. Il nuovo quartier generale dell’azienda negli Usa, aperto alla fine dell’anno scorso, è modellato sulla base del layout e delle
Da sinistra, Bogomir Auprih, presidente del Cda del gruppo, Riccardo Ferrari, amministratore delegato di Tab Italia, e, al centro, Mike Parson, governatore del Missouri
operazioni svolte nella sede di Zanica, inaugurata nel 2016: «Abbiamo implementato un modello per cui riceviamo le batterie prodotte in Slovenia e le assembliamo secondo le esigenze del mercato locale
— spiega Riccardo Ferrari, amministratore delegato di Tab Italia —. Nel settore dei carrelli elevatori la nostra quota di mercato in Italia è di circa il 30%, mentre nell’automotive è di circa il 10%». Mentre, a livello di gruppo, Tab dà lavoro a 1.700 dipendenti e ha un fatturato consolidato di 450 milioni di euro.
Negli Usa, invece, l’investimento si concentrerà in particolare sul comparto industriale, vista la riconversione in elettrico dei mezzi impiegati in quel settore: «È un mercato 6 volte più grande di quello italiano — aggiunge Ferrari —. L’investimento, in questa fase iniziale, è di circa 20 milioni di dollari». L’obiettivo da raggiungere, nel prossimo quinquennio, è ambizioso: «Raggiungere circa l’8% del mercato statunitense», dice Bogomir Auprih. Ossia decuplicare il fatturato del primo anno ottenuto dalla vendita
Tappa obbligata
La sede operativa negli Usa è modellata sulla base di quella del gruppo a Zanica
di 50 mila batterie, pari a 17,4 milioni di dollari, arrivando a vendere 500 mila unità.
«Quello in cui operate è un settore chiave per supportare la transizione verde», evidenzia Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, che ha salutato i vertici aziendali e la delegazione americana affiancata dal presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, dall’assessore Maria Cristina Alfarano, dal consigliere regionale Giovanni Malanchini, dalla deputata Rebecca Frassini e dalla docente dell’Università di Bergamo Laura Viganò. Da 22 anni, infatti, l’ateneo ha rapporti proprio con l’Università del Missouri. «La filiera energetica — conclude Ricuperati — vede una forte presenza di aziende nazionali e internazionali, che ci permette di dire come in Bergamasca esista un’industria della distribuzione elettrica tra le più strutturate e complete».