Un vero super campionato
La quarta Champions League della storia nerazzurra Le «tariffe»: 18,6 milioni all’entrata, 2,1 per una vittoria
Tre di Coppe per l’Atalanta. La squadra di Gasperini guarda al passato per imparare dagli insegnamenti della Coppa Italia, metterli in pratica nel presente per la finale di Europa League, rinvigorita dall’accesso futuro al torneo della coppa dalle grandi orecchie.
Quello della Champions è il trofeo più importante per l’Atalanta, anche se non ne ha ancora sfiorato il metallo: i circa 50 milioni di euro a salire a cui dà diritto la competizione più bella sono da sempre, insieme alle plusvalenze, quelle entrate che consentono all’Atalanta di rigenerarsi sul mercato, rimanere competitiva e alzare ogni volta il livello, proprio come piace al Gasp.
E la prossima stagione, 2024/2025, l’Europa più bella diventa anche più ricca, perché cambierà il format, con più partite e quindi più introiti in base a partecipazione, risultato, ma anche incassi al Gewiss Stadium rinnovato e totalmente aperto, diritti tv e merchandising. La Uefa ha dato la sua risposta alla Superlega rivoluzionando la competizione.
Si comincia con un ciclo triennale, fino al 2027 ci sarà una lunga fase a gironi che comincia il 17 settembre e termina solo il 29 gennaio: quattro partite si disputeranno in casa e quattro in trasferta, ma senza alcun corrispettivo simmetrico. L’Atalanta affronterà otto avversarie diverse, chi sfiderà in casa poi non sfiderà in trasferta, e viceversa. Se, per esempio, dovesse giocare in viale Giulio Cesare con il Real Madrid, poi non dovrà andare al Bernabeu, mentre se sarà ospitata dal Bayern Monaco, non dovrà ricevere i tedeschi al Gewiss Stadium.
Otto gagliardetti diversi quindi,
per un unico grande tabellone, con quattro squadre in più ai nastri di partenza: non più otto gironi da trentadue squadre, ma una classifica unica da trentasei.
La Champions costituirà un vero e proprio campionato a parte, al pari della Serie A, con più gare e più big match. Nella prima fase ogni squadra verrà sorteggiata contro otto avversarie diverse, due per ogni fascia di ranking: se vince l’Europa League, l’Atalanta sarà sicuramente testa di serie (prima fascia).
Le squadre che termineranno nei primi otto posti passeranno direttamente agli ottavi di Champions, mentre le tante squadre che si classificheranno dalla nona alla ventiquattresima posizione si affronteranno in sfide play-off con andata e ritorno in base alla classifica; in palio, gli ultimi otto posti per il tabellone. Chi invece si classifica tra la venticinquesima e la trentaseiesima posizione, verrà eliminato definitivamente da ogni competizione Uefa, senza retrocedere all’Europa League come accadeva quest’anno.
Dalla fase ad eliminazione diretta, ci sarà un tabellone che ricorda il tennis: accoppiamenti sorteggiati in base alla classifica, con tutte sfide di andata e ritorno fino alla finale in gara secca.
Nella nuova super Champions, ogni partita, ogni punto, ogni gol, avrà un peso decisivo per il cammino nella competizione. L’obiettivo, aumentando le gare e il montepremi, è anche quello di accrescere lo spettacolo e l’imprevedibilità, dando più valore al merito rispetto alla storia.
La cifra massima per chi vince salirà a 155 milioni di euro (sul piatto 2,5 miliardi di euro totali, 500 milioni in più): il bonus partecipazione diventa di 18,6 milioni contro gli attuali 15,6. Ogni vittoria nel gruppo da 36 vale 2,1 milioni e ogni pareggio 0,7. C’è poi un premio da 2 milioni per chi chiude tra le prime otto, da 1 per le altre. Poi c’è un meccanismo legato al piazzamento nei singoli campionati nazionali che consente di guadagnare da 1 a 10 milioni. Oltre a diritti Tv, sponsor, ricavi dal botteghino e gadget, entreranno 11 milioni in caso di ottavi di finale, 12,5 ai quarti, 15 per le semifinali, 18,5 per la finale, 25 se vinta, 4 per la Supercoppa europea, 5 se alzata al cielo.
Infine, c’è il capitolo market pool e ranking storico: 850 milioni in ballo tra mercato televisivo del Paese di provenienza e risultati ottenuti negli ultimi anni. Un sistema di quote che mette in palio altre decine di milioni per squadra.
La formula
Più partite e più introiti: non 8 gironi da 4 squadre ma un girone unico e una classifica finale da 36
La corsa verso gli ottavi
L’Atalanta, nella prima fase, avrà otto avversari diversi, due per fascia di ranking. Non più andata e ritorno