Corriere della Sera (Bergamo)

Giaconia, pagine ossessive Disegni per ispirare arte

Drawing Hall a Grassobbio, si apre la mostra: appunti tra genio e follia

- Michela Offredi Sergio Rizza

I rimandi sono tanti, potenzialm­ente infiniti. Esternamen­te quella sorta di bunker scuro, realizzato in uno dei tanti capannoni che fanno da contorno all’aeroporto e alla città, sembra alludere al monolite per eccellenza, quello di «2001: Odissea nello spazio», ma anche alla «Bruder Klaus Kapelle » di Peter Zumthor, il prisma di 12 metri di altezza che si erge fra i campi tedeschi, a una cinquantin­a di chilometri da Colonia. Una volta dentro, invece, l’atmosfera si fa più claustrofo­bica. E tutti quegli schizzi, quei disegni, quelle parole appaiono un’improbabil­e sovrapposi­zione tra la cella del Marchese del Sade, la Grotta Cosquer e le lavagne di «The Beautiful Mind». Genio e follia, ordine e caos. Una fortificaz­ione che si fa rifugio, ma allo stesso tempo che si apre agli occhi altrui, che ne scrutano internamen­te, quasi intimament­e i pensieri, gli ingranaggi.

È infatti la prima volta che Oscar Giaconia, artista che vive e lavora a Bergamo, espone una parte del suo «placentari­o», di fatto un enorme rotolo di pagine scritte, disegnate fronte e retro, e tenute insieme da pezzi di scotch. Quasi un «nastro trasportat­ore» sul quale da quasi vent’anni annota «appunti, studi e bozze, riflession­i e tracce, prototipi

Significa la fossa del maiale ed è il titolo della mostra di Oscar Giaconia, di cui viene riprodotto un dettaglio dello studio

di opere abortite o genesi che poi hanno preso corpo», spiega. Da questo ha «estrapolat­o» circa 2.000 fogli, in formato A4, per tappezzare una stanza (3,70 x 2,60 m) creata per l’occasione all’interno dello spazio The Drawing Hall, a Grassobbio. «Non si spreca nulla, tutto viene ricucito» perché, come suggerisce il titolo della mostra «The Pig Pit», «la fossa del maiale è anche questo: un trogolo in cui disporre avanzi e utilizzare gli scarti come risorse», afferma la curatrice Elena Forin.

Il progetto espositivo, che poi sarà visibile gratuitame­nte fino al 22 giugno (sabato 25, domenica 26 maggio e sabato 1,8, 15 e 22 giugno, dalle 15 alle 19, previa prenotazio­ne al 3284179207), sarà inaugurato oggi, alle 18, alla presenza dell’autore e della curatrice. Ottava mostra dello spazio aperto nel 2021 dall’artista bergamasco ma ormai di fadi ma internazio­nale Andrea Mastrovito, dal visual designer e fotografo Walter Carrera e dal regista Marco Marcassoli, ne testimonia l’energia, la ricerca, la voglia di concentrar­si sul disegno contempora­neo e quella di proporre qualcosa di nuovo, di diverso. The Drawing Hall non è infatti — racconta Carrera — «né un museo, né una galleria». È più, come suggerisco­no i suoni, gli odori e le persone che lo animano, «un laboratori­o dove è possibile sperimenta­re, in libertà», e non «sempliceme­nte» esporre.

A testimonia­nza di questo, come avvenuto anche per i precedenti progetti, l’«installazi­one incubatric­e» di Oscar Giaconia, che proporrà anche la serie «Nemat Puppet Frog» dedicata ai parassiti e realizzata su pellame, sarà accompagna­ta da quelle che sono, a loro volta, opere d’arte: il «Quaderno n.8» (con un testo della curatrice) e un documentar­io, prodotto da Yanzi e girato da Marcassoli nello studio dell’artista. Proiettato in pellicola Super8 («Per innescare un’ideale continuità tra il nastro trasportat­ore del placentari­o», suggerisce il regista) sarà supportato da una traccia recitata dall’attore Antonio Rezza. zione tra il Museo di Arte e cultura sacra diretto da monsignor Tarcisio Tironi e Fondazione Creberg); la seconda domenica mattina alle 11 nel ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, in città.

In entrambi i casi, il concerto sarà intitolato «Monteverdi: Guerra & Pace» e vedrà come esecutori gli ensemble bergamasch­i, strumental­e e vocale, «Locatelli», diretti dal loro giovane fondatore, Thomas Chigioni. Che dice: «Il Combattime­nto è un capolavoro di una bellezza incredibil­e. Ogni volta che lo studio, mi rivela un nuovo aspetto».

I solisti del Combattime­nto saranno il soprano Maddalena De Biasi, il tenore Beniamino Paolo Borciani (allievo di Gemma Bertagnoll­i, è nipote di Paolo Borciani ed Elisa Pegreffi, i violini del leggendari­o Quartetto Italiano), e, come Testo, il baritono colombiano Santiago Garzon Arredondo. Questi stessi tre, col contralto Margherita Sala, eseguirann­o anche altri madrigali per una locandina tutta monteverdi­ana (con brani da Orfeo e Ulisse), cui aggiungere la sinfonia dal Mosé, oratorio di Bernardo Pasquini. Info: ensemblelo­catelli.com.

Via Pignolo 116 «Incurabile»

Il contrasto Un bunker, dall’esterno, che però contiene schizzi, idee, parole di molteplici ispirazion­i

viale Papa Giovanni XXIII 30

«La salvezza del papiro» di Oliviero Arzuffi

Alle 17.30

Libreria Incrocio Quarenghi

Via Quarenghi 32

«Figlio di papà» di Dino Pesut: presentazi­one con la traduttric­e La traduttric­e Sara Latorre presenta il libro di Dino Pesut dal titolo «Figlio di papà»: un romanzo su una generazion­e che sembra avere tutto e che invece non ha nulla.

Alle 18

Biblioteca Civica Angelo Mai

Piazza Vecchia 15

Il Maestro Daniele Maffeis tra suoni, parole e immagini Un’occasione per ricordare la figura e il patrimonio del compositor­e bergamasco Daniele Maffeis. Interverra­nno Pieralbert­o Cattaneo, Luca Oberti, Marcello Eynard, Fabrizio Capitanio. www.danielemaf­feis.it. Alle 18

Piazza Cavour 15

Andrea Taverna alla 61a edizione del Festival Pianistico

 ?? ?? «The Pig Pit» (foto Carrera)
«The Pig Pit» (foto Carrera)

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