Valorizzare ambiente e gastronomia tra Garda e Valsabbia: ecco il piano
Le comunità montane hanno chiesto alla Regione fondi per 13 milioni
Non solo Desenzano e Salò. Il Garda è una regione straordinaria, ma il suo entroterra è un mondo ancora poco conosciuto. E per renderlo più attrattivo servono piani in grado di valorizzarne le potenzialità, in primo luogo ambientali e gastronomiche.
Ecco perché la Comunità montana Parco Alto Garda bresciano e la Comunità di Vallesabbia hanno scelto di redigere un piano di sviluppo locale («Azione 2020»), che incrocia filiere produttive, energie rinnovabili e turismo sostenibile. Consegnato a Regione Lombardia a metà gennaio, così da essere valutato, il progetto mira a innescare interventi per oltre 13 milioni di euro, in parte coperti dai fondi europei (7,7 milioni) e in parte sostenuti direttamente dai beneficiari che ottengono i finanziamenti comunitari.
L’idea di Azione 2020 è quella di dar vita ad un nuovo sistema agroambientale locale, capace di incidere su un vasto territorio che include l’intera Valsabbia e il territorio che congiunge Limone a Padenghe. «Azione 2020 rappresenta un potenziale salto di qualità ed un’occasione di crescita per i 43 comuni coinvolti poiché si fonda sulla cooperazione e sulla capacità di progettare in modo integrato — spiega Tiziano Pavoni, presidente del Gruppo di azione locale (GAL) GardaValsabbia —. Degli interventi previsti potranno beneficiarne giovani, agricoltori e non, amministrazioni, cooperative, associazioni. Attiveremo bandi o manifestazioni di interesse che coinvolgeranno molteplici soggetti pubblici e privati». E se l’ambiente, al pari dell’artigianato, è uno dei punti di forza di questa zona, è pur vero che le filiere tra loro non si parlano. Poi c’è la disoccupazione giovanile. Per ognuno di questi problemi, il progetto Azione 2020 prevede diversi livelli di intervento. Per il miglioramento delle filiere produttive esistenti, la Comunità dell’Alto Garda ipotizza interventi per 5,47 milioni. «L’obiettivo — spiega il presidente Davide Pace — è far sì che tante piccole imprese deboli si comportino come medie imprese forti».
Alla voce formazione il progetto chiede 775 mila euro (finanziati al 90%), mentre per l’occupazione giovanile è prevista un somma di 670 mila euro (finanziati al 100%). Ci sono progetti per le rinnovabili (biomasse, idroelettrico e biogas) da 5,6 milioni, mentre per il turismo sostenibile, sempre più diffuso, il progetto immagina interventi per 1,3 milioni. Il piano di sviluppo locale, redatto dal Gal su incarico delle comunità montane, attende marzo per l’approvazione da parte di Regione Lombardia. E tra gli amministratori c’è grande fiducia.