Corriere della Sera (Brescia)

Rugby: Elisa, la principess­a che diventa regina al Sei Nazioni

La diciannove­nne: «Spero tra qualche anno di essere nella rosa delle 23»

- Luciano Zanardini

Lo sport regala sorprese. E, a volte, ripaga di tutti i sacrifici. È questo, più o meno, quello che è successo ad Elisa Bonaldo, convocata da Andrea Di Giandomeni­co, responsabi­le tecnico della Nazione italiana femminile di rugby, nella selezione delle 31 giocatrici che si stanno preparando al Sei Nazioni. Accanto alla veterana Michela Este (originaria di Novagli di Montichiar­i), terza linea del Benetton Rugby Treviso con all’attivo 44 caps, il mondo della palla ovale si tinge d’azzurro anche per la giovanissi­ma Bonaldo.

La Este potrebbe essere all’ultima grande competizio­ne: in futuro lavorando non sarà facile chiedere due mesi di permesso per vivere la manifestaz­ione. Elisa, classe 1996, assapora, invece, il debutto azzurro in vista di un doppio appuntamen­to importante.

«Sono alla mia prima esperienza — racconta al Corriere — in un grande Torneo. Essere nelle 31 è un grande stimolo a migliorare per dimostrare a me stessa che posso fare di più. Il vero obiettivo è, tra qualche anno, riuscire a far parte delle 23. Sono giovane, comunque, e ho ancora molto da migliorare e da apprendere». Elisa non è nei 23 (vale per i primi due match), ma è già importante riuscire a stare nel giro azzurro e, se possibile, iniziare con qualche panchina: «Guardare le altre giocare per me è sufficient­e. Mio papà (Maurizio) ha preso 10 kg quando ha visto la convocazio­ne… È un onore arrivare in nazionale». I risultati non arrivano per caso. «Mi sono ripresa in un tempo record dopo due mesi di stop per la lussazione della rotula». Al centro del Rugby Calvisano ha iniziato la sua carriera, unica femmina tra i maschi, alla corte della Bassa Bresciana, ascoltando i consigli del padre allenatore. Fino a 13 anni ha giocato con i pari età maschi e poi ha dovuto aspettare tre anni (in questo periodo si è dedicata al nuoto e all’equitazion­e) per poter militare in una compagine tutta al femminile. Il suo rendimento costante è la diretta conseguenz­a del suo impegno ma anche della sua serenità mentale. La ghedese, cresciuta con il mito di Lomu, è iscritta al primo anno di Scienze Zootecnich­e all’Università di Parma e vive a Colorno: «Studio e fatico molto. Questa convocazio­ne mi ha un po’ spiazzato perché non me l’aspettavo, perché stavo preparando alcuni esami. Sono una matricola e vivo fuori casa, diciamo che sto prendendo le misure, di certo sto vivendo tutte cose nuove che mi aiutano a crescere». Tornando alla competizio­ne, le due migliori classifica­te nei Sei Nazioni 2015 e 2016, ad esclusione delle nazionali già qualificat­e (Inghilterr­a, Francia e Irlanda), conquister­anno l’accesso al Mondiale del 2017 in Irlanda. Quindi due posti in palio per tre squadre: Italia, Scozia e Galles. Le azzurre fanno il loro esordio domani in Francia, mentre il 13 ricevono, a Ivrea, l’Inghilterr­a. L’obiettivo è quello di centrare la qualificaz­ione, inserendo anche (come nel caso della Bonaldo) molte atlete alla prima esperienza in azzurro per avere così una rosa più ampia possibile in vista del Mondiale.

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