Corriere della Sera (Brescia)

Acqua, arrivano in bolletta rincari record per tre anni

I rincari maggiori per i clienti A2A e Asvt: è previsto un aumento dell’ 8,5 per cento l’anno dal 2017 al 2019 Pesano i costi dei trattament­i per abbattere solventi e nitrati e l’obbligo di realizzare i depuratori mancanti

- Gorlani

I clienti di A2A ciclo idrico e Asvt dal 2017 al 2019 si vedranno reperire bollette più care (fino all’ 8,5% in più l’anno). E nel Bresciano verrà distribuit­a l’acqua più cara della Lombardia. Il motivo? Pesano sulle tariffe i tanti trattament­i per togliere dall’acqua le tracce di veleni industrial­i e nitrati e per realizzare pozzi sempre più in profondità. Inoltre vanno reperiti i fondi per realizzare gli impianti di depurazion­e mancanti (653 milioni nei prossimi 30 anni) ed evitare così 318 milioni di sanzioni Ue.

Altra stangata in arrivo sulla bolletta dell’acqua dei bresciani. Soprattutt­o per i clienti di A2A e Asvt, per i quali sono previsti rincari dell’ 8,5 percento l’anno dal 2017 fino al 2019. Va meglio ai residenti serviti da Acque Bresciane, la società pubblica del servizio idrico che unisce Aob2, Garda Uno, Sirmione servizi e qualche comune della Valcamonic­a: il rincaro tariffario per il prossimo anno sarà del 5,3 per cento, per poi attestarsi intorno all’ 1 per cento nei successivi due anni.

Doveva essere la conferenza dei Comuni Ato ad approvare il prospetto dei rincari nell’assemblea tenutasi lunedì al Tartaglia. Ma visto che è non è stato raggiunto il numero legale la decisione verrà presa dal consiglio provincial­e e dovrà poi essere ratificata dall’Autorità per l’energia e il gas. Rincari che vanno a sommarsi a quelli già inanellati negli ultimi dieci anni (un aumento medio del 42 per cento). Nel Bresciano quindi verrà distribuit­a l’acqua più cara della Lombardia, con un costo a metro cubo che arriverà a superare i 2 euro ed una spesa annua per famiglia che si aggirerà intorno ai 400 euro. Aumenti che produrrann­o una levata di scudi tra i difensori «dell’acqua pubblica» che invocano il rispetto dell’esisto referendar­io del 2011. Ma un motivo di questi rincari c’è, ed è noto: la gran parte dell’acqua di città deve essere trattata per abbattere la presenza di solventi clorurati e cromo esavalente: filtraggi che hanno un costo (fino al 20 per cento in più sul totale della bolletta). Anche nella Bassa vengono effettuati trattament­i su molti acquedotti per abbattere sostanze tossiche presenti nelle rocce di falda (ferro, arsenico, manganese) o prodotti dall’inquinamen­to umano, come i nitrati causati dallo spandiment­o di reflui zootecnici e dall’assenza di depuratori. Ecco, i cittadini nella bolletta pagano questi trattament­i aggiuntivi ma anche la necessità di realizzare i depuratori che ancora mancano: gli scarichi di 280 mila bresciani finiscono tutt’oggi in fossi e fiumi. Per questo nei prossimi 3 anni verranno realizzati molti impianti a partire da quello della Valtrompia a Concesio (33 milioni in carico ad Asvt). A2A realizzerà nuovi depuratori a Nuvolera (11,8 milioni), San Paolo (11,3 milioni), Vobarno (7,3 milioni), Capriano (6,6), Gavardo (9,5), Offlaga (2), Alfianello (1,5), potenzierà quelli di Bagnolo Mella e Ciliverghe, colletterà all’impianto di Verziano le fogne da Concesio sud in giù (ma anche quelle di San Zeno) e all’impianto di Visano le fogne di Calvisano, Remedello e Isorella. Nel frattempo realizzerà 3 nuovi pozzi a Brescia, altri ad Anfo, Bagolino, Castenedol­o, Concesio, Gavardo, Gussago, Mazzano, Offlaga, Orzinuovi, Pralboino, Roncadelle, Sale Marasino, installand­o impianti di trattament­o a Brescia (pozzo Mandolossa), Ospitalett­o e Paitone (qui per il cromo VI). Molti gli interventi anche per Acque Bresciane: partirà il depuratore di Barbariga-Pompiano (4,5 milioni), quello di Mairano (3 milioni), di Sellero-Berzo Demo (2,2), potenzierà Paratico (7,9), Quinzano (1,8), Palazzolo (1,35), Pontoglio (0,3), amplierà quello di Rudiano collettand­o Castelcova­ti (4,1 milioni), finirà quello di Edolo-Sonico-Malonno (3 milioni) e farà altri interventi a Peschiera, Pozzolengo, Muscoline, Calcinato, Lonato. E

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realizzerà nuovi pozzi a Chiari, Travagliat­o, Paderno Franciacor­ta. A Flero — raggiunto dai veleni della città — realizzerà un impianto per il trattament­o di solventi.

Il segreto per evitare futuri salassi è diminuire il consumo e lo spreco d’acqua: in Germania si pagano 3 sì tre euro a metro cubo ma il consumo medio giornalier­o si attesta sui 90 litri. Contro i nostri 140.

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