Qualità della vita: la strada è in salita
La città fotografata dall’Istat l’utilizzo delle tecnologie non cancella i problemi legati ad inquinamento e sprechi
Presentato ieri il rapporto annuale dell’Istat su «Ambiente urbano: gestione eco sostenibile e smartness». Nell’analisi a livello nazionale Brescia risulta ad un buon livello per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie per i servizi ai cittadini e per la mobilità. Più ombre che luci sui dati relativi all’inquinamento acustico e ambientale. All’ombra del Cidneo manca il Piano di azione per l’energia sostenibile per ridurre le emissioni di Co2.
La fotografia annuale fatta ieri dall’Istat nel rapporto annuale «Ambiente urbano: gestione eco sostenibile e smartness» non si preoccupa di stilare classifiche tra buoni e cattivi, ma permette di comprendere la complessità del territorio e dell’amministrare. Un’analisi multidimensionale, appunto, nella quale otto aree tematiche (acqua, aria, eco-management, energia, mobilità, rifiuti, rumore, verde urbano) vengono intrecciate in sei differenti dimensioni di analisi: due riferite alla sostenibilità in senso stretto; due riferite alla smartness, all’intelligenza della città nell’utilizzare le nuove tecnologie e di metterle a servizio dei cittadini; due trasversali. In tale complessità Brescia raggiunge buoni risultati sul fronte della smartness, o sul piano della mobilità sostenibile (piste ciclabili in primo luogo), e peggiori su altri (dispersione acqua, rifiuti). Su altri aspetti, spesso poco considerati, non ha da essere contenta: un esempio è quello del rumore, dove gli esposti in materia di inquinamento acustico fatti dai cittadini sono quasi triplicati tra il 2014 e il 2015. Non solo, a fine 2015 i Comuni che hanno approvato il Piano di azione per l’energia sostenibile, considerato dall’Istat uno «degli strumenti più innovativi» per ridurre le emissioni di Co2, erano 76 (quasi tre su quattro a livello nazionale) ma Brescia non risulta nell’elenco. Se la fotografia su Brescia è quindi meno fosca, o, meglio, più articolata rispetto alla misera 83esima posizione nazionale registrata nell’ultimo rapporto dell’Ecosistema Urbano, è indubbio che molto si possa e si debba fare per migliorare la situazione. Ma di questo, sicuramente, ne hanno consapevolezza anche a Palazzo Loggia.