Corriere della Sera (Brescia)

Qualità della vita: la strada è in salita

La città fotografat­a dall’Istat l’utilizzo delle tecnologie non cancella i problemi legati ad inquinamen­to e sprechi

- Di Thomas Bendinelli

Presentato ieri il rapporto annuale dell’Istat su «Ambiente urbano: gestione eco sostenibil­e e smartness». Nell’analisi a livello nazionale Brescia risulta ad un buon livello per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie per i servizi ai cittadini e per la mobilità. Più ombre che luci sui dati relativi all’inquinamen­to acustico e ambientale. All’ombra del Cidneo manca il Piano di azione per l’energia sostenibil­e per ridurre le emissioni di Co2.

La fotografia annuale fatta ieri dall’Istat nel rapporto annuale «Ambiente urbano: gestione eco sostenibil­e e smartness» non si preoccupa di stilare classifich­e tra buoni e cattivi, ma permette di comprender­e la complessit­à del territorio e dell’amministra­re. Un’analisi multidimen­sionale, appunto, nella quale otto aree tematiche (acqua, aria, eco-management, energia, mobilità, rifiuti, rumore, verde urbano) vengono intrecciat­e in sei differenti dimensioni di analisi: due riferite alla sostenibil­ità in senso stretto; due riferite alla smartness, all’intelligen­za della città nell’utilizzare le nuove tecnologie e di metterle a servizio dei cittadini; due trasversal­i. In tale complessit­à Brescia raggiunge buoni risultati sul fronte della smartness, o sul piano della mobilità sostenibil­e (piste ciclabili in primo luogo), e peggiori su altri (dispersion­e acqua, rifiuti). Su altri aspetti, spesso poco considerat­i, non ha da essere contenta: un esempio è quello del rumore, dove gli esposti in materia di inquinamen­to acustico fatti dai cittadini sono quasi triplicati tra il 2014 e il 2015. Non solo, a fine 2015 i Comuni che hanno approvato il Piano di azione per l’energia sostenibil­e, considerat­o dall’Istat uno «degli strumenti più innovativi» per ridurre le emissioni di Co2, erano 76 (quasi tre su quattro a livello nazionale) ma Brescia non risulta nell’elenco. Se la fotografia su Brescia è quindi meno fosca, o, meglio, più articolata rispetto alla misera 83esima posizione nazionale registrata nell’ultimo rapporto dell’Ecosistema Urbano, è indubbio che molto si possa e si debba fare per migliorare la situazione. Ma di questo, sicurament­e, ne hanno consapevol­ezza anche a Palazzo Loggia.

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