«Cinema Africa» fa il bis con le scuole
Per cinque giorni, a Borgo Trento, la proiezione di undici pellicole: filo conduttore l’integrazione
Le storie di «Cinema Africa» raggiungono, come ogni anno, la platea delle scuole. L’associazione bresciana «Kamenge» ripropone la nota rassegna che, dopo il ciclo di ottobre rivolto alla cittadinanza, si concentra adesso sugli spettatori più giovani, gli studenti (per loro l’ingresso è gratuito): le leve di un futuro che non potrà sottrarsi all’integrazione, a dispetto dei tentativi messi in campo per farlo, a diverse latitudini.
E questa formazione, questa presa d’atto, passa anche dal grande schermo, perché il linguaggio cinematografico è forse la forma espressiva che più sa unificare e sviluppare empatia.
È un cinema coraggioso e indipendente, quello della rassegna «Cinema Africa»: le pellicole sono scelte — a seconda dell’età di bambini e ragazzi — in collaborazione con il Centro Orientamento Educativo (COE) di Milano, tra quelle premiate al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (www.festivalcinemaafricano.org).
La manifestazione ha il patrocinio del Comune e il supporto di Fondazione Asm, Fondazione Tovini, CSV (Cennegare, tro Servizi per il Volontariato), F.L.C. CGIL e CISL Scuola.
I film proposti sono undici; le proiezioni sono programmate nelle mattinate da lunedì 6 a venerdì 10 febbraio, al Cinema Teatro di Borgo Trento in via Fabio Filzi 3 (per iscrizioni e sinossi, consultare www.kamenge.it; per verificare la disponibilità – 187 i posti in sala – scrivere a info@kamenge.it).
«Non possiamo non vedere la società multietnica che va formandosi — ha sottolineato Sergio Faini, presidente di Kamenge — e dobbiamo quindi preoccuparci di favorire l’integrazione. Ciò comporta non contemporaneamente, le nostre consuetudini e la cultura di provenienza degli immigrati: significa evitare equivoci, limitare i danni da incomprensione e assecondare un’integrazione senza incidenti di percorso. A maggior ragione rivolgiamo l’attenzione ai più piccoli».
Il riferimento va agli spettatori delle primarie: non è mai troppo presto per educare alla conoscenza e alla tolleranza. Ai bambini sono rivolti i primi film in programma: lunedì 6, i tre corti «Souko, le cinématographe en carton»; «Safi, la petite mère» e «Percussion Kid», dove i piccoli protagonisti, in difficoltà, scoprono la forza miracolosa della solidarietà; martedì 7, «Azur e Asmar», la storia di due fratelli di latte, uno ricco, biondo e con gli occhi azzurri, l’altro (figlio della nutrice) moro e dagli occhi scuri.
La programmazione dei successivi giorni si concentra sulle secondarie di 1° (mercoledì 8) e di 2° (giovedì 9 e venerdì 10), con film come «Yema e Neka» del giovane Matteo Valsecchi (già assistente di Pupi Avati): storia di ragazzi etiopi adottati da una famiglia trentina.
Tutte le pellicole sono introdotte e commentate da mediatori culturali, per stimolare il dialogo e l’attività didattica oltre la visione.