Sanzionata l’inciviltà
Giro di vite, punito chi sporca
Giro di vite contro gli incivili: più multe per chi non pulisce i bisogni dei cani, sputa e getta le sigarette a terra.
Non è una musa d’artista (cit Piero Manzoni): un’urgenza animale, piuttosto. Cave canem: le bestiole la facciano a norma di regolamento o arrivano i verbali (le cifre sono all’articolo 67 del regolamento di Polizia urbana: le multe arrivano ai 130 euro). L’ordine è partito dalla Loggia: sanzionate i cafoni che girano senza guanti e sacchetto per raccogliere le deiezioni di Fido. «Serve un colpo di reni ai bresciani: se vogliamo essere europei, dobbiamo mantenere un comportamento da città del Nord» dice l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti. Ha dato mandato agli agenti di multare gli incivili: sputi sul marciapiede, cani che girano senza guinzaglio, cartacce e sigarette buttate in strada, bivacco.
Nel giro di tre anni, le multe per lordura con animale (le deiezioni non raccolte) sono aumentate: zero nel 2013, due nel 2014, sei nel 2015 e 10 l’anno scorso. Oltre a chi non rispetta le regole della toilette da marciapiede, gli agenti hanno sanzionato anche chi non tiene il proprio cane con rispetto ma lo lascia girare senza guinzaglio fuori dalle zone riservate, lo chiude in casa o sul balcone tutto il giorno, non gli dà abbastanza crocchette: «In questo caso «L’obiettivo fa sapere l’assessore - ci aiutano molto le segnalazioni dei cittadini». Oneri e doveri dei bresciani sono nel capitolo V del regolamento di Polizia urbana, il titolo: «Mantenimento, protezione e tutela degli animali». Articolo 1: «Ogni animale deve essere custodito ed accudito in modo tale da evitare qualsiasi condizione di sofferenza o di stress all’animale stesso o di disturbo o molestia alle persone». Qualche esempio: è vietato lasciare Fido senza acqua, abbandonarlo per strada, condurlo al guinzaglio dalla bicicletta, lasciarlo libero vicino ai giochi per bambini nei parchi. In caso contrario, ci sono i verbali: 95 nel 2013, 82 nel 2014, 71 sia nel 2015 che nel 2016. Gli agenti del comandante Roberto Novelli hanno sanzionato anche i cafoni che non rispettano le regole del decoro pubblico: minorenni ubriachi, accattonaggio molesto o bivacco ma anche, più in generale, «comportamenti scorretti». I vigili hanno aumentato i controlli: tre anni fa, hanno firmato 75 multe, cresciute a 89 sia nel 2014 che nel 2015 e a 107 l’anno scorso. Dalla lista, è esclusa la lordura: sputi sul marciapiede o le cicche delle sigarette buttate per strada. I propositi incivili degli amanti delle bionde sono andati in fumo, come quello di chi soffre di eccessiva salivazione e non si contiene: 11 verbali nel 2013, 12 nel 2014, 37 nel 2015 e 42 nel 2016.
- dice Muchetti - è incrementare i comportamenti virtuosi e sanzionare quelli viziosi aumentando i controlli». Fare indagini con le telecamere di sicurezza è inutile: «Puntiamo sulla flagranza di reato: negli ultimi due anni, il mandato è diventato molto più forte e c’è stato un giro di vite. Molto dobbiamo al senso civico dei cittadini: chi fa segnalazioni agli agenti, penso ai cani abbandonati in casa o malnutriti, ad esempio, ma anche il bambino che richiama all’ordine l’adulto e lo fa desistere da assumere un comportamento incivile. È fondamentale, in questi piccoli fenomeni, il ruolo dell’individuo».
Gli uomini del comando continueranno a fare il proprio dovere: l’idea è di aumentare i controlli (ma senza appostamenti specifici: non hanno senso). «L’auspicio continua l’assessore - è che la cafonaggine diminuisca». A Malnate, provincia di Varese, il Comune ha deciso di prendere il Dna dei cani per risalire al padrone che non raccoglie le deiezioni in strada: una schedatura che la Lav, Lega anti vivisezione, ha definito ridicola, e che ha Brescia non è arrivata. Basta l’educazione».