Brocchi, il persuasore Blanchard si presenta: «Mi ha convinto lui»
Cristian Brocchi ha un futuro da direttore sportivo. Oppure, se non fosse diventato giocatore prima e allenatore poi, sarebbe stato un ottimo avvocato. Sa persuadere, con la forza delle parole prova a vincere le partite negli spogliatoi e a rendere il Brescia più appetibile sul mercato. L’indiscrezione era già filtrata nelle ore del sì, di pari passo con le conferme sullo sforzo economico della società per reperire il difensore centrale chiamato a traghettare la squadra verso la salvezza. Leonardo Blanchard, ieri, ha confermato tutto: «Mi ha convinto l’allenatore. Al telefono, ho avvertito delle vibrazioni particolari. È stato amichevole e sincero. So la carriera che ha fatto da calciatore, eppure mi ha parlato con umiltà. La sua fiducia è stata fondamentale. A Carpi avevo perso il sorriso, sono qui per zittire i critici e ritrovare la voglia di giocare». Parole simili le avevano pronunciate Giampiero Pinzi e Stefano Mauri. Brocchi è una calamita, ha colpito ancora. «Leo», dal canto suo, è pronto per una nuova sfida: «Non dimentico da dove sono partito, ho vinto due campionati di C e uno di B. C’è da lottare per la salvezza e sono pronto, voglio risanarmi come giocatore». Sabato a Perugia sarà titolare, in una difesa a tre che comprenderà anche Fontanesi e Calabresi. Brocchi dovrà rinunciare a Minelli, Lancini, Pinzi e Torregrossa. Intanto, le proteste verso l’arbitro a Frosinone (nel tunnel degli spogliatoi) sono costate a Rinaldo Sagramola un’ammenda di duemila euro. (lu.ber.)