Il Carmine vuole diventare Ztl
E dopo giorni di superi delle Pm10 la Loggia si prepara ai blocchi della fase 2
L’emergenza smog incombe sulla città da sei giorni consecutivi. E da oggi, salvo pioggia, potrebbero inasprirsi i blocchi orari al traffico per le Euro 3 diesel. E mentre sale la preoccupazione in città c’è chi non si limita alla critica ma propone ricette concrete: il consiglio di quartiere Centro storico nord per tre volte ha chiesto alla Loggia la Ztl sull’intera estensione di via San Faustino, nel Carmine.
L’emergenza smog incombe sulla città da sei giorni consecutivi. E da oggi — se non arriveranno le attese piogge intense e se la media di Pm 10 supera i 70 microgrammi per sette giorni di fila — potrebbero inasprirsi i blocchi orari al traffico per le Euro 3 diesel. E mentre sale la preoccupazione per le conseguenze sanitarie dello smog, in città c’è chi non si limita alla critica generica delle istituzioni ma propone ricette concrete. È il caso del consiglio di quartiere Centro storico nord, che per la terza volta in un anno chiede alla Loggia di intensificare la guerra allo smog inserendo una zona a traffico limitato su tutta via San Faustino. E chiedendo maggiori controlli sui tanti veicoli commerciali che riforniscono i negozi della zona. Molti dei quali etnici, i cui proprietari posseggono vecchi furgoni diesel particolarmente inquinanti.
La lettera del 1 febbraio, firmata dal presidente del consiglio di quartiere, Francesco Catalano, è stata inviata al sindaco, all’assessore alla Mobilità Federico Manzoni e all’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra. Il cahier de doléances elenca le richieste già avanzate nel luglio 2015 e reiterate nel luglio 2016. Si chiede la progressiva estensione delle zone ZTL a tutto il quartiere; introduzione di controlli da parte della polizia locale sul traffico e mezzi in sosta; limitazione della consegna della merci con furgoni, utilizzando mezzi elettrici e riducendo l’orario delle consegne; la limitazione dell’utilizzo dei posti di carico e scarico; il ripristino della protezione dei marciapiedi per evitare e disincentivare le soste non autorizzate; di incrementare le rastrelliere per biciclette e di applicare tariffe scontate per il trasporto pubblico. Citando uno studio di Isde (Medici per l’Ambiente) Catalano aggiunge che «la limitazione del traffico, anche di poche ore e in spazi limitati, ha effetti immediati di miglioramento della composizione delle polveri presenti nell’aria». Per questo lui e i suoi consiglieri ritengono importante per il loro quartiere, ma anche per la città, l’applicazione delle misure richieste: «riducendo la possibilità di accesso al centro storico, si ridurrebbe direttamente la quantità di auto e furgoni verso la città e di conseguenza contribuire a migliorare la qualità dell’aria». C’è da dire che il provvedimento è nell’agenda della Loggia e soprattutto dell’assessore Manzoni, che in questi 3 anni e mezzo ha esteso le Ztl in città (sono 19 ora i varchi sorvegliati da telecamere) ma anche le zone a 30 all’ora, perché riducendo la velocità dei veicoli si riducono anche le polveri sottili. Ma l’amministrazione deve tener conto anche delle richieste dei commercianti, che non vogliono ulteriori blocchi al traffico poiché temono danni economici.
In merito al possibile inasprimento dei blocchi del traffico la Loggia attende di conoscere i dati ufficiali di Arpa sulle emissioni di particolato presenti nell’aria ieri: «Se per il settimo giorno consecutivo si saranno superati i 70 microgrammi al metro cubo scatterà il livello due» ricorda l’assessore Fondra. Le auto si fermeranno dalle 7.30 alle 19.30 (ora con il livello 1 il blocco è dalle 9 alle 17), mentre i veicoli commerciali non solo dalle 7.30 alle 9.30 ma anche dalle 18 alle 19.30. Fondra è preoccupato per i picchi di Pm 10 (mercoledì il record di 200 ug spetta a Sarezzo) ma ricorda che «non c’è un aumento delle fonti emissive, sono le particolari condizioni di bassa pressione a schiacciare al suolo gli inquinanti. Del resto basta guardare la situazione di Cremona: nonostante non sia molto industrializzata e trafficata si ritrova con 16 giorni di superi continui».
Molto preoccupata per le possibili ricadute sanitarie è invece la consigliera Donatella Albini, medico e delegata dal sindaco alle politiche sanitarie della Loggia, la quale chiede un supplemento di impegno a tutti gli enti decisori: «Le indicazioni
L’assessore Fondra «Con 7 giorni di Pm 10 oltre i 70ug scattano nuovi blocchi per le auto Euro 3 diesel»
regionali (riguardanti i provvedimenti emergenziali, ndr) sono superficiali ed inadeguate. E l’Ats, in quanto organo di programmazione e controllo, non può non vedere l’altissimo rischio per la salute nelle concentrazioni di polveri sottili, elevate da troppi giorni. L’Arpa non può limitarsi a registrare i dati, ma ha il dovere civile di segnalare ad Ats e Comune con insistenza la pericolosità dello sfondamento dei valori considerati accettabili. Il Sindaco, nel silenzio delle altre istituzioni e nell’inadeguatezza delle norme regionali, può mostrare il coraggio e l’attenzione per la città che ha sempre praticato dando indicazioni stringenti ora».