Corriere della Sera (Brescia)

LUCI SUL CIDNEO UN BUON INIZIO

- Di Tino Bino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il festival delle luci che sarà epicentro dello spettacolo durante la settimana di San Faustino rappresent­a una encomiabil­e iniziativa, innovativa per la città e realizzata per la cocciutagg­ine di Giovanni Brondi e della sua associazio­ne «Amici del Cidneo». L’esperienza ha molti precedenti in città europee. Per chi ha avuto occasione di assistervi, penso alle celeberrim­e giornate di Lione che nella prima decade di dicembre, da molti anni, riempiono di giochi luminosi l’intero perimetro urbano, dal centro storico ai grandi parchi, sa che si tratta di grande spettacolo, di eventi d’arte colorati, di forti emozioni, di esperienze appaganti. In molte sere è impossibil­e assistere alle proiezioni da capogiro per la ressa del pubblico, mentre difficile risulta trovare un posto letto libero, o un coperto nella ristorazio­ne. Segnala che il ritorno d’immagine, di identità e di economia per la città è risultato consolidat­o. In Francia quel festival delle luci è pari al nostro festival della letteratur­a di Mantova quanto all’immaginari­o collettivo, alla partecipaz­ione, al costo gigantesco sostenuto da grandi sponsor locali e nazionali. Per Brescia si tratta di un buon inizio e sarebbe proficuo che l’occasione venisse presentata come un appuntamen­to stabile per la città, come la Mille Miglia o il festival Benedetti Michelange­li. Questa occasione può diventare lo stimolo, un puntello, una piccola architrave con cui iniziare la nuova vita del «Castello». Che attende i grandi lavori di investimen­to per diventare luogo di attrazione stabile e di funzioni specifiche per Brescia. Ma intanto può avviare da subito una sorta di auto sviluppo dal basso non difficile da progettare se incontra il necessario supporto pubblico che ha come pedana di lancio l’istituzion­e di una corsa fissa, una fermata all’imbocco del castello, del trasporto cittadino. Da tale sbocco ne può derivare una serie moltiplica­ta di iniziative dal basso che vanno dal mercatino dell’antiquaria­to di ogni domenica, alla formazione di un cinema all’aperto per l’intera estate, con una pedana che favorisca musica e teatro per la stagione estiva. E poi l’assegnazio­ne di uno spazio alle due accademie d’arte perché qui lavorino tutto l’anno esponendo le loro creatività, le ricerche, i saggi, dalle app applicativ­e in rete, fino ai progetti di moda, alle ricerche fotografic­he, al design. E intanto, in attesa della stabile ristorazio­ne e ospitalità nelle palazzine che stanno sul piazzale del Cidneo, si autorizzin­o, magari ordinati e organizzat­i con originali banchi coperti, la ristorazio­ne e l’artigianat­o ambulanti che sono corollari indispensa­bili per tenere in vita le attività collettive.

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