Un sabato «bestiale» con Concato
Dopo anni di silenzio torna sul palco, con tanta ironia e anche serietà
Continua la rassegna «Poeti in Viaggio» di Eventi Macramé che, dopo aver portato a Iseo nomi come Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, Alberto Fortis, Marco Ferradini, Gaetano Curreri fino ad Angelo Branduardi lo scorso sabato, ospita questa sera Fabio Concato e la sua band. Il filo conduttore di queste serate è la capacità di far viaggiare il pubblico con il semplice aiuto di musica e parole ed è per valorizzare questo aspetto «intimo» che i concerti hanno luogo in contesti raccolti, in un’atmosfera quasi familiare, in modo da favorire il contatto diretto con gli ascoltatori. Fabio Concato passa quindi anche da casa nostra per presentarci il suo «Open Tour 2017» durante il quale sarà possibile ascoltare non solo i grandi «successi», ma anche tanti altri brani del suo ricco repertorio che ha ormai 40 anni. Era infatti il 1977 quando Concato esordì discograficamente con «Storie di Sempre» e da quell’anno il cantautore milanese ha dimostrato di riuscire a trattare con delicatezza ed eleganza argomenti difficili come quelli ambientali, sociali, civili ed è riuscito a farlo con canzoni che sono entrate a pieno titolo nell’immaginario collettivo. Avremo quindi l’occasione per riascoltare «Domenica bestiale», «Fiore di Maggio», «Guido piano», «Rosalina», «051222525» (il famoso numero del Telefono Azzurro di quell’epoca, ndr), «Sexi tango», «O Bella bionda», fino ai singoli dell’ultimo album uscito nel 2012, «Stazione nord», «Non smetto di aspettarti» tutte riproposte con nuovi arrangiamenti e all’interno di uno spettacolo improntato sulla musica e sulla parola, tra il serio ed il faceto, con l’ironia e l’autoironia di un autore sempre lontano dai riflettori ma che ha saputo lasciare un segno indelebile nella canzone d’autore italiana.
Prima dell’uscita del suo ultimo disco del 2012, Concato aveva affrontato un lungo periodo di silenzio che durava dal 2001 tranne la breve parentesi sanremese del 2007 in cui, con la canzone «Oltre il giardino», affrontò coraggiosamente un tema delicato come quello di chi perde il lavoro dopo i 50 anni. Quel brano trovò poi posto «solo» in un’antologia di successi. Prima dell’uscita di Tutto qua rompe il silenzio dichiarando che «Se non si hanno cose da dire, è giusto non dirle». Un grande insegnamento e una dimostrazione di umiltà e onestà intellettuale.
Con lui sul palco ci saranno Ornella D’Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Stefano Casali (basso), Larry Tomassini (chitarre) e Gabriele Palazzi (batteria) che lo aiuteranno a riproporre il repertorio con grande energia e complicità. Appuntamento quindi stasera alle 21 all’Auditorium Modigliani, istituto Antonietti in via Paolo VI. Biglietti a 25 euro (primo settore numerato) e 20 euro (secondo numerato). Prevendite su www.eventimacrame.it e info al 346 0902200.