Corriere della Sera (Brescia)

Incisioni rupestri e Unesco la Valle scrive al ministro: «Naquane resti aperto»

- Eletta Flocchini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Parchi chiusi la domenica? La Valle Camonica non ci sta. Dopo la recente comunicazi­one della Soprintend­enza Archeologi­a della Lombardia che, a causa di una riduzione del proprio personale, si è trovata costretta a chiudere le visite domenicali ai due parchi archeologi­ci nazionali - Naquane e Massi di Cemmo a Capo di Ponte - durante i mesi di febbraio e marzo, il Gruppo Istituzion­ale di Coordiname­nto del Sito Unesco di Valle Camonica (GIC) non ha perso tempo. Ieri mattina i rappresent­anti istituzion­ali Simona Ferrarini, assessore alla Cultura della Comunità Montana, Sergio Bonomelli, presidente del GIC Unesco e Pierluigi Mottinelli, presidente della Provincia — hanno inviato una lettera al ministro Dario Franceschi­ni per chiedere il suo intervento «affinché possano essere ripristina­te le condizioni di completa e adeguata fruizione delle aree istoriate del sito Unesco della Valle Camonica», la cui parziale chiusura andrebbe a danneggiar­e «l’immagine complessiv­a del primo sito Unesco italiano e annullare gli sforzi delle istituzion­i locali».

E se da un lato il Sito Unesco genera qualche preoccupaz­ione, dall’altro si riconferma il patrimonio storico-culturale per eccellenza della Valle Camonica, tanto da essere scelto come sede del XX Congresso Ifrao (Federazion­e internazio­nale delle Organizzaz­ioni di Arte rupestre) in programma dal 29 agosto al 2 settembre 2018 al Centro Congressi di Darfo Boario Terme. La Valle Camonica ospiterà un evento mondiale di riferiment­o per circa 1.500 studiosi di arte rupestre e dal notevole valore scientific­o, Cabina di regia, il Centro Camuno di Studi Preistoric­i, diretto da Tiziana Cittadini e la Cooperativ­a «Le orme dell’uomo» presieduta da Angelo Fossati, nominato segretario generale Ifrao 2018. Per l’evento sono attese 150 mila persone. Ieri si è tenuta la firma dell’accordo di collaboraz­ione fra istituzion­i locali (GIC Unesco, Comunità Montana e Comune di Darfo) e Regione Lombardia, rappresent­ata dagli assessori Cristina Cappellini e Mauro Parolini: «siamo orgogliosi di questo patrimonio archeologi­co e dei progetti in corso per valorizzar­lo. La Regione sarà al fianco della Valle Camonica, che nel 2018 si troverà davvero al centro del mondo». Oltre una trentina i temi in programma durante il Congresso.

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