Progetti per la città ideale Gli architetti condividono le loro visioni con i cittadini
Domani e sabato anche a Brescia e provincia l’iniziativa lanciata dall’ordine nazionale
Domani e sabato anche a Brescia l’iniziativa lanciata dall’Ordine degli architetti a livello nazionale: apriranno le porte 19 studi di architettura per una visione condivisa di quella che potrebbe essere la città ideale.
Travi corrose dal tempo, scheletri di cemento, relitti disarmati. Macchine industriali nei giardini e nei cortili dei palazzi, come reliquie sacre. Suggestioni urbane, musei diffusi e progetti per la Torre Tintoretto o il Comparto Milano. Discussioni sulla cultura del recupero e il restauro, mostre e contaminazioni servite con i canapè: domani e, in alcuni casi, sabato, dalle 18 alle 22, gli studi di architettura di Brescia e provincia aprono al pubblico, in contemporanea, per diffondere idee, spunti, progetti.
In un momento in cui la professione ansima, la materia si evolve, i committenti vogliono lo sconto e i giovani architetti si trasferiscono altrove per lavorare, l’ordine nazionale ha spedito le circolari con i dettagli dell’evento in tutta Italia: la lista dei colleghi che hanno aderito è sul sito studiaperti.com. Alcuni hanno scelto un tema od un titolo, organizzato aperitivi e confronti con intellettuali e studiosi. Altri hanno preferito solo il libero accesso. In città, venerdì aprono Paolo Anselmi, Roberto Bertoli, Boschi+Serboli, Bottinici+Facchinelli, Collettivo 4R, Crew - Cremonesi workshop, Dodici architettura - Dodesini Donati Cillis architetti, D. Vision, Lussignoli associati, Studio Sissa. Il giorno dopo, Tortelli Frassoni, Rizzinelli&Vezzoli, Soluzione Spazio. In provincia, domani, aprono l’associazione Architetti Camuni - Arca, a Cividate Camuno, Alberto Lancini, Adro, lo studio Martinelli di Pisogne, Peloni a Roncadelle, Zorzi a Soncino e, sabato, Zampatti a Botticino Mattina.
Brescia, con le sue aree dismesse, le fabbriche ridotte a scheletri e l’ossessione per la rigenerazione delle periferie e per gli spazi museali, è la musa perfetta: un cantiere perenne, denso di spunti, su cui in queste ore si può instillare una riflessione anche nel pubblico meno avvezzo. Tra aperitivi, discussioni sulla forma e punti di vista, Luciano Lussignoli ha organizzato un dibattito: domani, alle 18.30, nel suo studio di via Corsica, discuterà della città e delle sue voci con Gianluigi Bertini, consigliere delegato di Guber, Albero Campana, manager bancario, la sociologa Elisabetta Donati, l’imprenditore Paride Saleri e il giornalista del Corriere Massimo Tedeschi. Intorno, i progetti di giovani professionisti e studenti del Politecnico di Milano che hanno provato a immaginare nuove suggestioni urbane: ci sono ricerche sulla Torre Tintoretto, il Comparto Milano e il museo diffuso di archeologia industriale.