Corriere della Sera (Brescia)

Garatti, confiscato il milione del pollaio

Il decreto del giudice sul giallo di Pisogne: «I soldi dello scomparso grazie alla droga»

- Di Armando Di Landro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il milione di euro in contanti di Fabrizio Garatti, trovato nel pollaio dei suoi genitori a Costa Volpino, è stato confiscato. L’ordine di trasformar­e quel tesoretto in patrimonio dello Stato è contenuto nel decreto firmato dal gup di Bergamo Ezia Maccora, che nel 2009 aveva condannato Garatti in primo grado per i 40 chili di marijuana che gli erano stati trovati in macchina. La sentenza definitiva c’è già stata e il giudice, su richiesta del pm, applica nel suo decreto la pre- sunzione che quei soldi non fossero altro che i guadagni dei precedenti affari sul mercato della droga, anche se sono stati trovati solo alla fine di maggio dell’anno scorso. Un inghippo, al momento dell’esecuzione della confisca, non è comunque mancato: i carabinier­i di Clusone erano arrivati al pollaio per indagare sulla scomparsa di Garatti, di casa a Gratacasol­o di Pisogne, dileguatos­i la sera del 26 maggio 2016, dopo aver salutato un amico in un bar di via Nazionale, a Costa Volpino. A chi va notificata la confisca se il diretto interessat­o non si trova? Il dubbio era dei carabinier­i ma è stato risolto nel giro di pochi giorni dal giudice Maccora, tramite la procedura seguita di solito per le persone irreperibi­li. La confisca è stata notificata all’avvocato di fiducia che aveva assistito Garatti in quel procedimen­to sugli stupefacen­ti. Il tesoretto in contanti è dello Stato, salvo ricorsi dei familiari, ma si porta dietro il mistero dell’uomo scomparso.

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