Corriere della Sera (Brescia)

Galà al Grande per ricordare Daniela Dessì

Al Grande, l’occasione per presentare la Fondazione voluta dal compagno

- di Fabio Larovere

Un parterre di grandi voci per ricordare Daniela Dessì. A meno di un anno dalla sua prematura scomparsa, Brescia e il Teatro Grande celebrano il grande soprano bresciano d’adozione con un Galà che sarà occasione per ripercorre­re la sua carriera e presentare la Fondazione Daniela Dessì, nata su intento del compagno, il tenore Fabio Armiliato, con lo scopo di sostenere e diffondere l’informazio­ne per la prevenzion­e del tumore al colon. Stasera alle 20,30 sul palco del Massimo cittadino, oltre allo stesso Armiliato, si esibiranno i cantanti Marta Mari, Federico Longhi, Renata Lamanda, Barbara Frittoli, Michele Pertusi, Mario Malagnini, Carlo Colombara, Luciana D’Intino, Norma Fantini e Juan Pons, accompagna­ti dall’Orchestra Filarmonic­a Italiana diretta da Marco Boemi e Valerio Galli; la serata — coordinata da Daniele De Plano — sarà presentata da Elena Vanni. Tra gli ospiti l’atleta Vanessa Ferrari, che ballò alle Olimpiadi su un brano cantato da Dessì, e un video di Andrea Bocelli.

«Il ricordo di Daniela è sempre vivissimo – dice il celebre regista Pier Luigi Pizzi, che stasera sarà in sala -: oltre che una grandissim­a artista, è stata anche una donna molto speciale, di grande generosità, apertura. Penso in particolar­e alla sua attività filantropi­ca. Numerose e tutte molto felici le mie esperienze con lei, dal Guglielmo Tell al Rossini Opera Festival all’Aida in arena. La nostra era un’intesa che andava oltre l’aspetto artistico».

Quale il ricordo più caro? «Forse Les Danaides di Salieri nel 1990 a Ravenna perché era un’opera difficile».

Quali le caratteris­tiche dell’attrice Dessì? «Era bella e questo è già un dono per una cantante. E poi aveva una voce bellissima, piena di passione. Ecco: questa è una delle qualità che più ricordo. Resta un grande vuoto perché aveva ancora tante cose da dire. Un pensiero affettuosi­ssimo da parte mia è anche per Fabio,è stato non solo un compagno ma un grande amico».

«Per me è stato un grande onore lavorare con lei – dice lo scenografo e regista Massimo Gasparon -. La ricordo in particolar­e nella Francesca da Rimini di Zandonai a Macerata: aveva una grandissim­a profession­alità e ricercava la qualità in tutte le cose. Ci sono foto dove lei è bellissima con i miei costumi».

Biglietti (da 30 a 14 euro) in vendita dalle 13,30; info: teatrogran­de.it.

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