Turismo, traffico cultura: sfida a 6 per Desenzano
Il nuovo lungolago divide i residenti. Gli albergatori vogliono un parco termale e che non siano soppresse le fermate dei Frecciarossa
Gli albergatori chiedono un parco termale e di «non cancellare» Frecciarossa. I residenti vorrebbero meno auto in centro, creando più parcheggi esterni. Sono tra i temi clou della sfida elettorale di Desenzano. Tra i sei candidati, i favoriti per il ballottaggio sono Malinverno (centrodestra) e Righetti (centrosinistra).
Non è ancora completata del tutto, ma la passeggiata a lago tra Rivoltella e Desenzano è una delle novità con cui la giunta di centrosinistra si presenta agli elettori, l’ 11 giugno. Ma i giudizi, su quest’opera, non sono certo unanimi. C’è chi la considera una passeggiata «di basso profilo», come Marco Polettini, titolare del quattro stelle Piccola vela. Un hotel piccolo ma di un certo livello. Ecco, per Polettini, come per altri albergatori, «serviva un progetto più ambizioso», prendendo a modello Moniga o Salò. Ma è tutta la città «che ha bisogno di un progetto che guardi avanti».
Gli albergatori vorrebbero che la politica si interessasse di più all’idea di costruire, a Desenzano, «un parco termale. Ma non vedo interesse», dice con un misto di rassegnazione e rabbia il titolare della Piccola Vela. Che le presenze turistiche siano cresciute, in questi anni, lo ammette lo stesso Polettini. Ma per lui l’errore è quello di fare «scelte modeste», Desenzano «deve essere più competitiva». Insomma, nonostante la passeggiata di Rivoltella sia una novità, i mal di pancia non mancano. E al momento delle elezioni potrebbero pesare. Ma Desenzano è una città di 28 mila abitanti, popolata di famiglie, pensionati e giovani, molti dei quali l’opera l’hanno apprezzata.
«La passeggiata è un ottimo lavoro – racconta Vladimiro Boselli – è un esempio di mobilità dolce» spiega questo ingegnere di 30 anni. Uno che la sua città vorrebbe vederla sempre più green, meno congestionata dal traffico che il sabato e la domenica caratterizza la capitale del Garda. Sì, ma come fare? «Realizzando dei parcheggi esterni al centro che fungano da hub, per esempio aumentando i posti alla stazione». Per lui, l’idea che tutti debbano arrivare in centro con l’auto non ha senso: «la gente si può muovere a piedi, è normale». Tema elettoralmente delicato, quello sollevato dai giovani come Vladimiro. Che chiedono alla politica locale di osare di più quando si parla di sostenibilità: «perché non aprire un servizio di bike sharing, utile anche per esplorare l’entroterra?». Ma le colline a sud della ferrovia rischiano di essere ostaggio dei cantieri Tav, prossimi a partire proprio tra Lonato e Desenzano. Le ruspe arriveranno, ma la beffa – così è vissuta – è che i treni dell’Alta velocità non fermeranno nemmeno a Desenzano. «Lei capisce il danno? - dice Polettini – Rischiamo di perdere 44 frecce che oggi fermano. E domani chissà». Ma ad otto giorni dalle elezioni si parla anche di rifiuti, passati in pochi anni dal 40 al 70%. Il centrosinistra, a ragione, lo considera un ottimo risultato, ma in diversi si lamentano: «possibile che per il secco si passi una volta sola a settimana? Però non scriva il mio nome», dice un signore. Una frase, la sua, ripetuta spesso tra chi abita in centro storico.
Marco Polettini Passeggiata a Rivoltella, progetto poco ambizioso Vladimiro Boselli Si devono togliere auto dal centro storico