Tra cantine, vigne e colline Festival fuori dal comune
Fitto cartellone estivo per «sOMEfest» e «Ground Music»
Due festival, un solo obiettivo: far musica lontano dai luoghi comuni. Dove per luoghi s’intendono aree geografiche e spazi dell’espressione artistica. È così che sOMEnfest e Ground Music Festival si sono ritrovati a presentare congiuntamente le rispettive rassegne in vetta al Montorfano.
Sul patio - chitarra, voce e un po’ di elettronica - Amaury Cambuzat, storico fondatore della band francese Ulan Bator. Tredicenne è il festival di Ome. Ground Music, invece, è appena nato e itinerante, tra Franciacorta e Valtrompia, ma entrambi sono animati dall’irrefrenabile passione di giovani associazioni e dalla voglia di sonorizzare percorsi insoliti attraverso note, spesso, parimenti insolite. A dare inizio alle danze penserà il neonato Ground, festival di musica jazz che il 23 giugno presenterà il nuovo quartetto di Enrico Rava, ospite dell’azienda agricola Lo Sparviere di Monticelli. È con il decano dei jazzisti italiani, circondato da alcuni dei migliori nuovi talenti (Francesco Diodati, Gabriele Evangelista, Enrico Morello), che il palinsesto concertistico di Gabriele Mitelli, giovane trombettista bresciano, esce alla luce del sole dopo alcuni anni di programmazione all’ombra di botti, arbusti e grappoli. Realizzata con l’associazione Lampedèe, ma senza rinunciare alle radici sotterranee, al contatto con la terra, a palcoscenici tra malghe e cascine, alla proposta di cene con cibi e vini selezionati.
Molti i nomi di rilievo, quali il trombettista chicagoano Rob Mazurek, creatore di paesaggi sonori che abbracciano avanguardia, Brasile e post-rock, o il baritonista Mats Gustafsson, che con il trio The Thing riaccende i fuochi del free attraversandolo con la sensibilità del nuovo millennio. Come pure il Libero Motu Trio del contrabbassista Giulio Corini, il surrealismo dada degli OoopopoiooO, la performance del clarinettista Nino Locatelli, l’installazione di Nicola Di Croce, sino, cosa ormai più unica che rara, a una produzione originale: Ver. Suggestiva cornice agreste è pure quella di sOMEnfest, che dal 2005 porta al Maglio il meglio dell’indie rock bresciano e nazionale, anche qui con un’attenta offerta di stand gastronomici. Come sempre ampio e diversificato il programma delle 4 serate: l’esordio, il 29 giugno, è dedicato all’Hip-hop (Inoki Ness, Brain, Chapo) e la chiusura, 2 luglio, al rock (Mr. Bison, Altica, La merda). Nel mezzo tanta psichedelia (Colour Haze, Hyper Evel) ed elettronica (Ed Rush, Arottenbit).