Corriere della Sera (Brescia)

Scuola, i grandi lavori al palo

La Provincia di Brescia investe 1,5 milioni ma solo per la manutenzio­ne più urgente

- Trebeschi

Ora partono gli interventi urgenti nelle scuole, quelli che necessitan­o di aule vuote per potersi muovere e fare tutti i lavori necessari. E si parla di cantieri per un milione e mezzo di euro. Invece, per diversi altri interventi di cui si parlava già questa primavera, è stato necessario rinviare. Il problema è che la Provincia naviga a vista: «Non abbiamo garanzie di risorse per più di un anno» conferma Filippo Ferrari.

«Ora partono gli interventi urgenti», quelli che necessitan­o di aule vuote per potersi muovere. E si parla di cantieri per un milione e mezzo di euro. Invece, per diversi altri interventi di cui si parlava già questa primavera, è stato necessario rinviare.

Il problema è che la Provincia naviga a vista: «Non abbiamo garanzie di risorse per più di un anno» conferma Filippo Ferrari. Il consiglier­e, delegato all’edilizia scolastica, ricorda che Brescia è «tra le poche province che hanno approvato il bilancio» al 30 giugno (di norma, si fa al 31 marzo). Ciò porta con sé alcune lungaggini: il capitolato, la determina, l’inizio lavori, tutto slitta di mesi (eccezion fatta per gli interventi urgenti).

Questi ritardi spiegano anche come mai alcuni lavori — tra i tanti annunciati ad aprile, con la «cura» da 10 milioni — slitterebb­ero. Al Don Milani di Montichiar­i, ad esempio, per l’ampliament­o dell’istituto è pronto l’accordo da 2,5 milioni, ma si aspetta la variazione di bilancio della giunta per ottenere il contributo da 250 mila euro.

Nel frattempo, la Provincia ha deciso che quest’estate la priorità l’avranno tutti quei lavori che non sono rimandabil­i, ad esempio i cantieri per adeguare gli spazi alla crescita degli iscritti rispetto alle aule disponibil­i: è il caso del liceo Gambara («prende in prestito due aule all’Arnaldo»), dell’istituto Golgi di Breno, del Beretta di Gardone e dell’Einaudi di Chiari.

Per la rovente estate 2017, Palazzo Broletto mette sul piatto un milione e mezzo di euro: si tratta di interventi di manutenzio­ne straordina­ria (fatti in conto capitale), che possono essere svolti soltanto in assenza di studenti.

In un lotto da 500 mila euro sono incluse diverse opere: la messa in sicurezza delle tubazioni al Castelli di Brescia, il rifaciment­o delle acque fognarie al Dandolo di Orzivecchi, la sostituzio­ne della membrana coibentata a copertura delle aule del primo piano all’istituto Falcone di Palazzolo, l’isolamento termico al Marzoli. Verranno riqualific­ati alcuni spazi al Pascal di Manerbio e al Fortuny di Brescia (intonaci e tinteggiat­ure).

«Stiamo visitando tutti gli istituti — dice Fabio Capra consiglier­e delegato all’Istruzione — ma abbiamo stabilito una scala delle priorità: alcuni interventi non sono rinviabili». Sono già partiti, per esempio, i lavori di messa in sicurezza delle attrezzatu­re sportive di alcune palestre (es. Moretto e Calini a Brescia) per un totale di 120 milla euro. Ma i ponteggi hanno già trovato collocazio­ne persino al Gambara: il restauro delle facciate esterne, i serramenti nuovi e la riqualific­azione interna valgono altri 500 mila euro. C’è poi tutta «la questione energetica, per cui l’obiettivo è risparmiar­e sulla spesa» spiega Capra. Non a caso, 22 caldaie verranno sostituite con nuovi generatori a condensazi­one. Sempre sul questo fronte, la Provincia investirà 390 mila euro per sostituire vecchi serramenti in quattro istituti (Dandolo, Ghislandi, Castelli, Don Milani).

Infine, sul fronte «sismicità», la Provincia prosegue l’attività di analisi degli edifici più precari: «ci stiamo servendo anche della collaboraz­ione dell’Università di Brescia, ma la situazione — sostiene Capra — non è certo critica».

 ??  ?? Nuove aule L’aumento delle iscrizioni in alcuni istituti ha costretto la Provincia a eseguire tutta una serie di lavori per far fronte agli spazi mancanti
Nuove aule L’aumento delle iscrizioni in alcuni istituti ha costretto la Provincia a eseguire tutta una serie di lavori per far fronte agli spazi mancanti

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