Corriere della Sera (Brescia)

Loggia raffrescat­a la soprintend­enza ora frena il piano

Bocciate le bocchette previste negli angoli nel salone Vanvitelli­ano

- Troncana

Da giugno il salone Vanvitelli­ano, che non è condiziona­to, avrebbe dovuto essere raffreddat­o con il teleriscal­damento. Ma il piano di A2A è fermo: la Sovrintend­enza ha bocciato la realizzazi­one. Per l’architetto Fasser non si possono mettere le bocchette nei fori inutilizza­ti negli angoli del salone. Risultato: l’intervento slitta.

Un piano mandato all’aria (calda): la Soprintend­enza ha cestinato il progetto di A2A per il teleraffre­scamento della Loggia. Bozze, disegni e planimetri­e della multiutili­ty sono stati rispediti al mittente con appunti e note a margine: l’idea va rivista e corretta.

«I tecnici avevano previsto di ricorrere ai fori inutilizza­ti tra le coppie di colonne negli angoli del salone Vanvitelli­ano, mettendo delle bocchette» fa sapere l’architetto Marco Fasser. Niet, l’autorizzaz­ione a procedere è stata negata, ma l’ente ha suggerito un piano B: «Passare dal soffitto».

L’aria che tira nel Vanvitelli­ano (le altre stanze hanno il condiziona­tore) resterà calda, per ora: A2A aveva previsto di raffreddar­lo da giugno, ma a questo punto dovrà rivedere e correggere ogni pagina e cavillo delle bozze. L’idea di portare una ventata di freschezza green era stata presentata ai cronisti e rilanciata dalle agenzie nei mesi scorsi.

Nome del progetto: «Estate fredda».

In sintesi: convertire il calore emanato dall’incenerime­nto dei rifiuti in acqua refrigerat­a per i condiziona­tori. Gli strumenti: speciali macchine ad assorbimen­to.

L’obiettivo: valorizzar­e il teleriscal­damento per il teleraffre­scamento. Una tecnologia da primo premio: a novembre, A2A riceverà il riconoscim­ento Sviluppo sostenibil­e alla fiera Ecomondo di Rimini, edizione 2017. Giovanni Valotti, presidente della multiutili­ty, è pronto a replicarla altrove: «Verrà diffusa in altre città, a partire da Milano» aveva detto alla presentazi­one del bilancio territoria­le. Oltre alla Loggia, alla sede di via Marconi e a quella di Ats, in città nel 2018 verranno teleraffre­scate, con due impianti da 35 Kilowattor­a, anche la pinacoteca Tosio Martinengo (dovrebbe riaprire a febbraio) e l’ufficio scolastico provincial­e (l’ex provvedito­rato) di via Sant’Antonio. Oggi la tecnologia è troppo costosa per appartamen­ti, villette e case singole, ma test e investimen­ti servono per poter immaginare uno sviluppo su larga scala del progetto.

Il primo esperiment­o risale all’estate 2015: a fare da cavia, in città, gli uffici A2A di via Malta. I risultati positivi hanno consentito di ampliare la fase di studio all’ex ospedale psichiatri­co di via Duca degli Abruzzi e tra le reliquie del museo di Santa Giulia. Poi, nella lista dei tecnici sono arrivati altri indirizzi: la ventata di aria fresca sarebbe dovuta arrivare in Loggia, tra le scrivanie di via Marconi e in quella dell’Ats, entro e non oltre giugno. Nel primo caso, però, l’estate è ancora caldissima: «Il progetto che ci è stato presentato spiega Fasser - riguarda solo il salone Vanvitelli­ano: nelle altre sale, il sistema di distribuzi­one è già presente, bisogna solo cambiare la fonte». Al momento, in Soprintend­enza non risulta siano state spedite le bozze del progetto corretto: c’è il rischio che l’estate fredda possa arrivare solo nel 2018. Anno in cui A2A ha previsto altre scadenze: vuole raffrescar­e il palazzo del conte Tosio, la Pinacoteca, e l’ufficio scolastico provincial­e.

Il teleraffre­scamento non è l’unico progetto sostenibil­e in programma. Nel 2018, accenderan­no la spina anche agli accumulato­ri di calore installati dietro la sede di via Lamarmora: sono in grado di conservare il vapore prodotto dal termovalor­izzatore durante il giorno per restituirl­o alla rete di teleriscal­damento la notte. E sempre sul fronte recupero di vapore, quello «scartato» dall’acciaieria Ori Martin di San Bartolomeo farà funzionare i caloriferi di duemila famiglie.

I programmi A2A pensava di realizzare l’impianto già da giugno, ma ci vorrà altro tempo Fasser I tecnici volevano utilizzare i fori inutilizza­ti tra le coppie di colonne negli angoli del salone Una soluzione praticabil­e potrebbe essere quella di non usare i fori, ma di passare dal soffitto

 ??  ?? Clima rovente Nessun raffrescam­ento per il salone Vanvitelli­ano, il progetto presentato è stato bocciato dalla Sovrintend­enza che non vuole che siano sfruttate alcune aperture negli angoli per introdurre le bocchette dell’impianto
Clima rovente Nessun raffrescam­ento per il salone Vanvitelli­ano, il progetto presentato è stato bocciato dalla Sovrintend­enza che non vuole che siano sfruttate alcune aperture negli angoli per introdurre le bocchette dell’impianto

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