Corriere della Sera (Brescia)

Bozzoli, l’azienda del «giallo» venduta all’asta per 4,5 milioni

In tribunale anche Adelio, Giacomo e Alessandro: si sono aggiudicat­i un lotto

- Cerdelli

La sede della Bozzoli di Marcheno (forno del «mistero» compreso) sono stati venduti all’asta per 4,5 milioni di euro (base di partenza 3,4 milioni). Ad aggiudicar­seli una fonderia della zona che ha comprato immobile, macchinari e impianti.

In quell’azienda, secondo gli inquirenti, l’8 ottobre 2015 scomparve l’imprendito­re Ma- rio Bozzoli. Per il suo omicidio sono indagati due operai e i nipoti Alessandro e Giacomo, figli del fratello Adelio, co-titolare della fabbrica. A loro è andato il quarto lotto (deserti il secondo e il terzo) all’asta: lingottier­e, muletti e attrezzatu­re acquisite all’ultimo rilancio per 271 mila euro (base 200 mila).

I creditori saranno soddisfatt­i: la sede della Bozzoli di Marcheno e il suo forno «del mistero» sono stati venduti a 4,5 milioni di euro, valore ben superiore alla base di 3,4 milioni. L’acquirente è una fonderia della zona: si è aggiudicat­a all’asta l’immobile, i macchinari e gli impianti industrial­i dell’azienda dove l’8 ottobre 2015 è scomparso l’imprendito­re Mario Bozzoli. Per gli inquirenti è finito nel forno della ditta e tuttora sono iscritti nel registro degli indagati per omicidio, oltre a due operai, i nipoti Alessandro e Giacomo, figli di Adelio, fratello di Mario e co-proprietar­io dell’azienda. La Bozzoli, prima del giallo, macinava utili, ma, dopo l’omicidio, la gestione tra Adelio e la vedova Irene Zubani si è resa molto tesa e per Giovanni Rizzardi, liquidator­e nominato dal tribunale, l’unica via percorribi­le è stata quella di mandare la società in concordato preventivo.

I beni della Bozzoli sono stati spacchetta­ti in quattro lotti per l’asta di ieri. Il primo (base di 3,4 milioni) è stato preso da una fonderia locale dopo un’asta emozionant­e a cui hanno partecipat­o numerosi imprendito­ri, tra questi anche la famiglia Bonomi. Nessuna offerta per il secondo e terzo lotto, rispettiva­mente le rimanenze e un altro immobile. Il quarto lotto, composto da lingottier­e, muletti, piccole macchine e altre attrezzatu­re da fonderia è stato acquistato da Adelio, Giacomo e Alessandro Bozzoli, che hanno vinto una gara all’ultimo rilancio stanziando 271 mila euro a fronte di una base d’asta di 200 mila. Ieri, in tribunale, c’erano anche loro: Adelio in camicia bianca e pantalone classico, Giacomo e Alessandro più casual. Nessuna voglia di parlare: prima che il liquidator­e Gianpaolo Magnini iniziasse la procedura, si sono messi in disparte in un angolo del corridoio, accanto alle fotocopiat­rici. Se l’immobile del mistero tornerà presto a vivere creando nuovi posti di lavoro, è probabile che Adelio e i figli abbiano comprato le attrezzatu­re per portarle nella loro azienda di Bedizzole, fonderia sulla carta gemella a quella di Marcheno, ma di cui è stata oggi completata solo la palazzina adibita agli uffici.

Va ricordato che, prima della scomparsa di Mario Bozzoli, era in programma una scissione d’azienda tra i due rami famigliari di Mario e Adelio, argomento che aveva creato tensioni come rivelato dalla vedova Irene Zubani (non era presente per l’asta). La Ifib Finance Internatio­nal di Adelio Bozzoli e figli, che aveva iniziato a commerciar­e metalli nel 2015 con un fatturato di 721 mila euro, si è limitata nel 2016 a gestire il patrimonio immobiliar­e chiudendo con soli 26 mila euro di ricavi. Grazie a un mutuo da 4 milioni, di cui uno già erogato, i Bozzoli potrebbero completare l’opera e rimettersi al lavoro. Nonostante due lotti siano andati deserti, l’asta è stata un successo e fa ben sperare nel rispetto del piano del concordato che prevede il soddisfaci­mento integrale dei creditori ipotecari e privilegia­ti e quello al 40% dei crediti chirografa­ri.

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Tribunale I Bozzoli al Palagiusti­zia (LaPresse/Campanelli)
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 ?? In tribunale ?? Alla sezione fallimenta­re del Palagiusti­zia per l’asta della Bozzoli di Marcheno ieri mattina si sono presentati anche Adelio Bozzoli e i figli Giacomo e Alessandro (LaPresse/ Campanelli)
In tribunale Alla sezione fallimenta­re del Palagiusti­zia per l’asta della Bozzoli di Marcheno ieri mattina si sono presentati anche Adelio Bozzoli e i figli Giacomo e Alessandro (LaPresse/ Campanelli)

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