Alfa Acciai, utili dimezzati nel 2016 «Nessun segnale di inversione»
La denuncia: «Prezzi al ribasso e associazioni assenti»
Lieve calo del fatturato, marginalità migliore, raddoppiati gli investimenti finalizzati alla diversificazione produttiva ma dimezzato l’utile che dai 10 milioni del 2015 scende sotto i cinque.
Uno scenario, quello che emerge dai dati del bilancio consolidato targato 2016 della holding Siderurgica Investimenti che controlla Alfa Acciai, le cui lancette sono ancora rivolte al brutto tempo senza «segnali di inversione di tendenza». E l’analisi di Amato Stabiumi, che con Ettore Lonati guida la holding, non lascia spazio all’ottimismo individuandone anche le ragioni: «La Germania spende dai 30 ai 40 miliardi di euro all’anno in opere pubbliche, noi in Italia abbiano stanziato 47 miliardi per i prossimi 15 anni, come dire 3 miliardi l’anno. Significa avere rinunciato a investire in infrastrutture vitali per il sistema paese e a opere anche a difesa del nostro territorio».
Ma non solo. Se è vero che dal 2009 si è ridotto di circa il 70% il consumo del tondo per cemento armato in Italia dando origine ad una «eccessiva concorrenza» che ha spinto al ribasso dal 10% al 20% i prezzi del mercato interno rispetto a quelli europei, colpevole è anche la «disattenzione al tema di alcune associazioni come Federacciai, Ance, la stessa Confindustria». Una situazione che «obbligherà il gruppo a prendere decisioni importanti. Pena l’impoverimento annuale delle nostre aziende». Anche se non si spinge a definire quali saranno le decisioni che si assumeranno, l’analisi di Stabiumi non lascia molte alternative:«Da una parte tutte le aziende europee del settore hanno realizzato brillanti risultati nel 2016 come la Riva Forni Elettrici, 85% del business fuori dall’Italia, ha appena rilasciato un + 45% di profitti lordi e si prospettano positivi pure nel 2017, dall’altra solo le aziende con base in Italia continuano ad essere in una situazione sfavorevole».
Come dire, il business si fa fuori dall’Italia mentre la produzione del gruppo Alfa Acciai per il 60% viene commercializzato in Italia, il 20% raggiunge l’Europa e solo il resto va sui mercati extraeuropei.
Stabiumi L’Italia ha rinunciato a investire nelle infrastrutture vitali