Scanzi e la sua «rivoluzione di Gaber»
Andrea Scanzi è oramai volto noto della televisione. Ospite frequente della trasmissione «Otto e mezzo», il giornalista, polemista e scrittore è però anche appassionato di musica (si è laureato con una tesi sul cantautorato italiano) e questa sera presenta alla festa della Cgil al centro civico di Collebeato il suo spettacolo «Buttare lì qualcosa. La rivoluzione di Giorgio Gaber». In poco più di un’ora, il pubblico assisterà a immagini e filmati di Gaber (spesso inediti), ai quali si alterna l’analisi affabulatoria di Scanzi. Dalla vasta produzione dello straordinario artista, il giornalista ha deciso di soffermarsi sul Teatro-Canzone, da «Quando è moda è moda» a «Qualcuno era comunista» passando per «Io se fossi Dio»: un’analisi del testo, quasi una lezione teatrale, per approfondire il pensiero del musicista e intellettuale italiano che ha segnato una generazione. La serata è quindi occasione per i più attempati per riscoprire Gaber, per i più giovani magari di conoscerlo. Per tutti, di conoscere Scanzi in una versione diversa. Quella di salire sul palco e raccontare non è peraltro una novità per lui: nel 2011 aveva già presentato un progetto simile su Gaber, nel 2012 aveva portato in giro per l’Italia «Le cattive strade», dedicato a Fabrizio De Andrè, nel 2016 «Il sogno di un’Italia» e quest’anno «Eroi», dove i protagonisti sono dieci figure dello sport. Lo spettacolo inizia alle 21.30, l’ingresso è gratuito. La festa prosegue domani con il concerto dub dei «Road to Zion», sabato con il rock degli «Endrigo» e domenica con il folk tarantolato dei «Damatrà». ( t.b.)