Gusto antico al chiaro di luna tra pizze, focacce e prodotti tipici
Le origini in quel Ciar de Lüna Sarezzo, ristorante pizzeria citato nel libro «Pizza. Una grande tradizione italiana» di Slow Food . Loro la famiglia Zani, Claudio e Andrea con Susanna, moglie, mamma, socia… Da marzo 2017 a dare vita agli spazi di Qbio, sempre a Sarezzo lungo la strada che attraversa il centro abitato. Uguale la filosofia di base: ricerca delle materie prime, il ritenere che tre prodotti al massimo devono essere il cuore di ogni preparazione affinché li si possa distinguere ed apprezzare pienamente. Prende così forma una pizza in teglia con impasto ad alta idratazione, farina bio, lievito di birra e lievito madre a conferire leggerezza e croccantezza, farciture che vedono stagionalità, territorio e Presidi Slow Food dialogare con armonia ed equilibrio, altre caratteristiche delle loro preparazioni. Taleggio, cipolla rossa stufata, guanciale e una spolverata di pistacchi, un doppio crunch che cela al suo interno Black Angus affumicato, mascarpone, pomodorini e misticanza o ancora robiola, salsiccia rossa di Castelpoto e polvere di cipolla, ingredienti senza compromessi che nobilitano una preparazione da noi non sempre considerata. A dare la misura dell’abilità degli Zani fanno corona gli ottimi pani con lievito madre nelle versioni Buratto, Grano Duro, Integrale, Monococco Shebar ed Enkir, la biscotteria con degli Short Bread in versione originale o allo Zenzero, con le gocce di cioccolato, con le Nocciole o la Cannella. Qualche piatto fresco, anche qui il bio quando possibile, per pausa pranzo e i progetti per i prossimi mesi: «Viennoiserie», grandi lievitati per ogni stagione e un brunch nel fine settimana. Completa l’offerta una piccola selezione di birre artigianali, di vini e di «soft drink» rigorosamente italiani.