Corso Zanardelli, la rivoluzione Il nuovo look vale 150 mila euro
Al via i cantieri. E oggi si discute del restyling di largo Formentone
Una pietra sul passato. Piatta, granitica, da salotto buono: il porfido. Lavori in corso: la Loggia sta cambiando il pavimento di corso Zanardelli, all’incrocio con via San Martino della Battaglia (si segnalavano buche da 40 centimetri). Il cantiere è il primo atto di una rivoluzione che parte dal basso, sui marciapiedi: dopo l’altolà alle auto e la pedonalizzazione decisa nel 2016, la Loggia vuole cambiare il look del corso entro la fine dell’anno. Il progetto per il restyling — inoltrato a Confesercenti e Confcommercio, che hanno approvato ogni centimetro, seduta e fioriera previsti — è stato spedito alla Soprintendenza per l’autorizzazione a procedere. Le vecchie panchine saranno sostituite e, in alcuni casi, rimosse: quelle centrali verranno spostate sul lato est, lungo i portici. I parcheggi di BiciMia dovranno traslocare ai margini del corso, mentre gli eventi «fugaci» saranno allestiti nei gazebo temporanei e uniformi. L’idea del pavimento a scacchiera bianco e nero davanti all’ex bar Centrale è stata cestinata dopo qualche incontro informale tra la Loggia e gli architetti dell’ente: resterà quello attuale.
Un’opera per l’opera (lirica): alla Soprintendenza ancora non è arrivata una bozza del monumento con cui la palazzo Loggia vorrebbe rendere onore e grazie al Teatro Grande. Dietro le quinte, se ne parla da settimane: un’ouverture plastica proprio sul corso che evochi la musica e la storia del massimo cittadino. Un disegno ancora non c’è, ma l’idea di mettere l’installazione al posto della fontana ha già preso «una stecca»: la Soprintendenza l’ha bocciata. «Non si capisce che senso possa avere quella posizione: è poco pertinente — commenta Marco Fasser — Discuteremo della proposta di fronte a qualcosa di più definito: la questione va valutata nei dettagli, anche in base alle dimensioni e alla forma». Nel caso si facesse, il monumento al Grande andrà spostato però di qualche metro: all’incrocio del corso con via X Giornate e corso Palestro.
Il preventivo dei lavori di corso Zanardelli — escluso il monumento al Grande— dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 mila euro: un parte sarà saldata con il contributo che la Regione Lombardia e l’assessore al Turismo Mauro Parolini hanno versato sul conto corrente della Loggia con il programma «Capitale d’arte - Cult City» ( 983.115 euro e 30 centesimi per finanziare cantieri, spettacoli, cultura). Il resto verrà coperto dal Comune.
All’ordine del giorno della giunta di oggi, però, c’è il restyling di un altra parte del centro storico: largo Formentone. Nel progetto, nuovi pavimenti, rastrelliere per le biciclette spostate di qualche metro rispetto alla posizione attuale (dovrebbero essere posizionate davanti al parrucchiere), fioriere intorno al perimetro per costringere le auto indisciplinate a fare la retro marcia e a non invadere lo spazio con il parcheggio selvag- gio, sei lampioni con luci al led intorno alla pensilina.
La bozza era stata rivista e corretta mesi fa, dopo qualche dritta della Soprintendenza: le cinque panchine extra large con fioriere al centro previste inizialmente sono state cestinate dall’ente, che le trovava esagerate e ha preteso soluzioni meno invadenti, di taglia small. A quel punto, però, la delibera con il progetto modificato e le sedute senza centrotavola floreale non è stata approvata dalla giunta, che ha dato ordine ai tecnici di aggiustare qualche piccolo dettaglio: la terza versione, con modifiche minime, tornerà in Loggia stamattina per l’autorizzazione definitiva. Anche in questo caso, come in corso Zanardelli, il restyling è stato inoltrato a Confcommercio e Confesercenti, che lo hanno approvato: è una rivoluzione condivisa. Una parte del preventivo dei lavori sarà saldata da Campana costruzioni, che deve al Comune circa 60 mila euro di oneri di urbanizzazione come pegno per la palazzina di via Dante, dove la ditta ha costruito il suo Paradiso immobiliare (appartamenti in classe A da 4.500 euro al metro quadro e negozi extra lusso). Dovesse essere approvato dalla giunta, Largo Formentone potrebbe cambiare look entro l’anno.