A2A, azioni su del 13% Multiutility del nord: «Noi andiamo avanti»
La Loggia può sorridere: anche nel 2017, A2A assicurerà ricchi dividendi al Comune di Brescia, principale azionista della multiutility con il 25% di quote, le stesse di Milano.
Il secondo trimestre del 2017 si è chiuso meglio delle previsioni degli analisti e il titolo ha chiuso in borsa a +1,41%. Continua, quindi, il buon momento a Piazza Affari con l’azione cresciuta del 13,23% su base annua. La gestione operativa è pienamente positiva e l’Ebitda migliora del 6% rispetto al primo semestre 2016, gli investimenti crescono del 32% a quota 171 milioni, i debiti calano da 3,13 a 3,04 miliardi e l’utile netto scende del 38% a 157 milioni. Sulla flessione del risultato incide principalmente una maxi svalutazione da 95 milioni dovuta all’uscita dal Montenegro: A2A ha chiuso l’avventura nei Balcani esercitando nei giorni scorsi l’opzione di vendita del pacchetto azionario detenuto in Epcg, utility montenegrina. A2A aveva comprato 43,7% delle quote di Epcg nel 2009 e per 436 milioni allo scopo di esportare energia elettrica in Italia dall’impianto montenegrino: nei giorni scorsi il pacchetto azionario è stato venduto a 250 milioni che il governo di Podgorica dovrà pagare in sette rate annue. Non mancano le grane: la prima rata dovrebbe essere saldata il primo maggio 2018 ma nei giorni scorsi la partecipazione di A2A in Epcg è stata messa sotto sequestro cautelare da parte della magistratura montenegrina: A2A impugnerà il provvedimento entro il 2 agosto per ottenerne la revoca entro il primo maggio 2018.
Montenegro a parte, il bilancio è pienamente positivo con un Ebitda (margine operativo lordo) di 649 milioni, 35 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Il fatturato, grazie al contributo di Lgh (acquisita al 51%) e alla crescita dei ricavi dalla vendita di energia elettrica, schizza a 2,92 miliardi di euro con un aumento del 25,6% rispetto allo scorso anno. Fanno 595 milioni di fatturato in più. «È stato un semestre positivo che conferma la crescita ordinaria: tutte le attività a eccezione del Montenegro hanno registrato aumenti delle performance», commenta Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A. La medaglia d’oro spetta alla divisione ambiente con ricavi per 496 milioni (+93 milioni sul primo trimestre 2016) e un margine operativo lordo di 137 milioni (+18). La performance peggiore è di Epcg, che chiude il semestre con un Ebitda di 12 milioni (-65%).
La previsione per l’immediato futuro è rosea: la multiutility prevede di chiudere il 2017 con un Ebitda tra gli 1,165 e 1,185 miliardi nonostante il venir meno del contributo atteso dalla montenegrina Epcg, stimato in 30 milioni. «L’azienda dà più dividendi, fa più investimenti e genera più cassa», continua l’ad. La crescita continua: la multiutility — conferma Camerano — è interessata a espandersi nel settore delle energie rinnovabili tramite acquisizioni di piccole e medie realtà del fotovoltaico e del solare.
In casa A2A c’è però un sogno ben più ambizioso. Dopo le nozze dello scorso anno con Lgh, si continua a parlare dell’ipotesi di una super multiutility del nord Italia formata da A2A, Agsm-Agam (Monza e Como), Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna (Sondrio) e Lario Rieti Holding (Lecco). Il polo lombardo si può fare e, dopo un vertice fra le parti che ha coinvolto i nuovi sindaci delle rispettive città, l’idea sembra essere vicina al decollo. A2A vuole essere socio di riferimento con una quota di circa il 40%: entro fine estate i tempi potrebbero essere maturi. L’auspicio di Camerano è che «il dialogo riannodato con le nuove amministrazioni possa essere fruttuoso. L’obiettivo è portare avanti questa operazione che frutterebbe vantaggi a cittadini, imprese e amministrazioni coinvolte». Se il progetto andrà in porto, A2A sarà presente in tutte le province lombarde con l’eccezione della sola Mantova.
Camerano È stato un semestre positivo che conferma la crescita di tutte le attività ordinarie ad eccezione del Montenegro. Quanto alla multiutility del nord Italia l’auspicio è che il dialogo con le istituzioni sia fruttuoso