Corriere della Sera (Brescia)

Soiano, il paese delle 400 piscine: una ogni 5 abitanti

Il sindaco: nessuna emergenza, forniamo acqua anche agli altri paesi

- Matteo Trebeschi matteo.trebeschi@gmail.com

Un primato: una piscina ogni cinque abitanti. Quattrocen­to in tutto. È il primato che detiene Soiano del Lago, 1.895 residenti, sulle colline del Garda: spuntano più di 400 piscine. «È un record», conferma anche il sindaco.

Una piscina ogni cinque abitanti. È il primato che si nasconde sulle colline del Garda: a Soiano del Lago, tranquillo paesino di 1.895 residenti, spuntano più di 400 piscine. Tradotto, una ogni cinque abitanti. «È un record — afferma il sindaco, Giuseppe Previ — credo che il nostro comune sia tra i primi al mondo» per il rapporto tra piscine e residenti.

Il paesino, che si sviluppa alle spalle della fascia costiera del Benaco dove invece affacciano Moniga e Padenghe, ha visto crescere le villette negli anni ruggenti del mattone: il boom delle seconde case ha creato complessi sparsi su tutto il territorio. Tanto che i censimenti indiretti, in base ai consumi idrici, calcolano che d’estate, a Soiano, vivano circa 6 mila persone. «Di fatto, buona parte dei condomini o delle case vacanza ha una piscina: ma qui — si affretta a dire il sindaco — non abbiamo alcuna emergenza idrica, né come quantità né come qualità».

Una fortuna di cui è sempre meglio non abusare, consideran­do l’estate siccitosa che brucia i campi agricoli e costringe una città come Roma a ridurre la distribuzi­one dell’acqua a 2,9 milioni di persone. «Ma noi siamo autonomi — ribadisce il primo cittadino di Soiano — abbiamo 5 pozzi nostri dai quali ci riforniamo. E diamo acqua pure ai comuni limitrofi». Non è semplice capire quanto le piscine di Soiano incidano sui prelievi idrici, dalla falda. Secondo i calcoli di Garda Uno ci sono settimane, d’estate, dove nel paesino della Valtenesi non bastano 500 litri al giorno per persona: tradotto, i pozzi ne prelevano ben oltre questo quantitati­vo.

E se Soiano ha la fortuna di avere l’autonomia idrica sul proprio territorio, è pur vero che altri paesi limitrofi soffrono: a Puegnago, per esempio, anche quest’estate si è dovuti ricorrere alle autobotti per soddisfare la sete di acqua delle abitazioni e delle case vacanza. Giuseppe Previ, sindaco di Soiano, fa dei distinguo: «Guardi che le piscine pompano acqua di notte – sottolinea –, possono rinvasare la vasca di compenso nelle ore notturne». Ma lo faranno? Il comune, pur non avendo emergenze idriche dal lontano 2003, ha comunque emanato l’ordinanza valida nell’Unione della Valtenesi, che vieta di innaffiare i giardini e riempire le piscine dalle 7 alle 23. Si rischiano multe fino a 70 euro, ma finora nessuna sanzione: con 400 piscine sparse sull’intero territorio controllar­e è difficile. Il primo cittadino però è sicuro: «l’ordinanza è conosciuta e rispettata». E questo significa che il riempiment­o delle piscine avviene solo di notte. Ammesso e non concesso, non va dimenticat­o che i comuni della Valtenesi, se in superficie hanno confini amministra­tivi, a diversi di chilometri di profondità pescano tutti dalla stessa falda, o da falde tra loro collegate: ecco perché l’uso razionale dell’acqua è un problema che riguarda tutti.

Certo, i dati Istat nazionali ci dicono che è l’agricoltur­a il settore che consuma più acqua in assoluto. E se il comparto primario deve ridurre gli sprechi, è pur vero che anche il privato deve fare la sua parte: «ma lei sa quanta acqua consuma un campo di mais? Le coltivazio­ni — dice Previ — devono adeguarsi alle risorse idriche, qui sul Garda non possiamo svuotare il lago perché c’è la siccità. È l’agricoltur­a che si deve adeguare». Il sindaco ricorda i 22 milioni di turisti che tutti gli anni si recano sul Benaco: «ci vuole acqua sufficient­e per tutte queste persone. Quella del turismo — sostiene Previ — è un’economia che non inquina». In realtà, lo studio Eulakes (sui laghi europei, Garda compreso, non concorda).

Il sindaco assicura che di autorizzaz­ioni per costruire nuove piscine a Soiano non ne concederà: «ridurre il consumo di suolo fa parte del programma elettorale con cui sono stato eletto», assicura Previ. Ma allora chi ha concesso l’iter per costruire quelle piscine? Paolo Festa, primo cittadino dal 2006 al 2016, dice che «sono state realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila». L’ex sindaco ricorda che il suo progetto per un’acquedotto privato («solo per le piscine») non passò. Festa rivendica, a ragione, la paternità dei due pozzi («1,2 milioni spesi») con cui Soiano oggi detiene l’autonomia idrica. Nessuno, invece, rivendica la paternità sulle autorizzaz­ioni concesse per costruire 400 piscine.

Previ Sa quanta acqua consuma il mais? A noi serve per i turisti, sono 22 milioni Festa Spesi 1,2 milioni per trivellare due pozzi: Soiano è autonomo grazie a me

 ??  ??
 ??  ?? Seconde case Grazie al boom dell’edilizia negli anni ‘90 e Duemila, a Soiano si sono moltiplica­te case e piscine private. Si vede anche da Google Maps
Seconde case Grazie al boom dell’edilizia negli anni ‘90 e Duemila, a Soiano si sono moltiplica­te case e piscine private. Si vede anche da Google Maps

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy