Alice, ex Miss Padania a Castiglione. Ma il legale insiste per la comunità
Il posto letto si è liberato l’altro ieri. E come disposto dal giudice Alice Grassi, ex Miss Padania 2003, è stata trasferita nel Rems — che sta per Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza — di Castiglione delle Stiviere. L’ex ospedale psichiatrico giudiziario, per intenderci. Due procedimenti per stalking e aggressione nei confronti degli ex fidanzati (la prima vicenda conclusa con una condanna a 10 mesi, pena sospesa) e nel mezzo, una segnalazione dei genitori, «esasperati» da una figlia troppe volte ingestibile a causa dell’abuso di alcol e cocaina e «che ha bisogno di cure. Qualcuno la prenda per mano e la aiuti». Un periodo in comunità protetta (fino all’arresto del marzo scorso) quattro mesi nel carcere di Verziano, un altro nell’Spdc, il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Asl a Iseo. Fino alla decisione del gip sulla base della consulenza del pm. Ma lei lo ripete fino a perdere la voce: «Non sono pazza, riportatemi in cella piuttosto, ma non qui». E il suo legale, l’avvocato Patrizia Scalvi, non ha alcuna intenzione di arrendersi: «Ci opporremo fino allo stremo e chiederemo al gip l’attenuazione della misura con trasferimento in una comunità di recupero. Alice deve curare la dipendenza da alcol e droga, ma non è psichiatrica». A maggior ragione perché dalla struttura sanitaria sul Sebino sarebbe uscita senza alcuna diagnosi nè terapie. (m.rod.)