IL BUON RIENTRO
Cari bambini e cari ragazzi, anche quest’anno il rientro a scuola, salutato dai più con un sospiro. Riparte la routine lasciata prima delle vacanze: genitori pronti con le raccomandazioni del caso, negozianti allertati per l’emergenza testi, insegnanti già destinati e non che affilano le penne, d’inchiostro e digitali, per iniziare la preparazione dei loro studenti. Anche la scuola è fatta di riti e di cose, da preparare e da imparare. Attenzione però, giovani! Non lasciamoci trarre in inganno… la scuola non è innanzitutto questo. Gli adulti ci abituano, spesso, a pensare alla scuola come a un grande contenitore d’informazione e di apprendimento tecnico: concetti, parole, numeri, tutto quanto si può trasformare in azione nel futuro più o meno immediato. Alcuni insegnanti sembrano preoccupati soprattutto di trasferire materia, il programma, e alcuni genitori dei risultati tangibili, i voti. Rischiamo di dimenticare che la scuola contribuisce innanzitutto a formare. Che meraviglia, formare una persona. I più piccoli forse non sanno che cosa vuole dire: significa prendere il vostro animo, il cuore unito alla testolina, e aiutarlo a crescere. Che missione meravigliosa, che compito affascinante, che potere immenso.
Eche fiducia hanno i genitori e la società in questo percorso di mesi e anni. Fermiamoci un attimo a pensare: la buona scuola è quella che vi garantirà un posto di lavoro in futuro? Forse. Di sicuro una buona scuola aiuta a maturare. A conoscere, cioè, come dice l’etimologia della parola che di certo imparerete a scuola, a «iniziare la conoscenza con». Con gli altri. Imparando a distinguere similitudini e diversità per integrarli o semplicemente rispettarli. Con gli insegnanti. Altre figure guida, dopo mamma e papà, da seguire e con cui allenare dialettica e obbedienza. Con se stessi. Riuscendo a distinguere inclinazioni e limiti, per amarli, svilupparli, valicarli in continuazione. Con la famiglia. Perché apprendere sia uno dei modi per stare insieme. Per condividere il desiderio dell’andare a cercare. Notizie, indicazioni, dati, concetti? Ma no! Andare alla ricerca di quello che i più piccoli di voi sanno fare benissimo: significati. I segni di chi siamo. Nella storia, nella letteratura, nella poesia della matematica e delle scienze. Nella magia delle lingue straniere. In tutte le materie che altro non sono che finestre che illuminano la bellezza dell’animo della persona. Wow, la scuola! Che grande occasione per conoscerci. E diventare ricchi. Ricchi di passione e di umanità. Allora partite con gioia e mantenetela, per favore. Riuscirete di certo a contagiare e a fare crescere bene la nostra città, così operosa, ma anche così ricca, e sempre bisognosa, di vero cuore.