11 settembre, Brescia non dimentica «Noi, uniti dal dolore»
Il primo appuntamento è stato al Lincoln Center con uno spettacolo di danza coreografica curato da Jaqueline Buglisi, per onorare il ricordo delle vittime dell’11 settembre, che «hanno riprodotto il lutto subito dalla città» ha raccontato Manlio Milani, che a New York, insieme all’avvocato Piergiorgio Vittorini e agli altri componenti della delegazione bresciana, ha donato la copia di una delle formelle che segnano il percorso delle vittime delle stragi che a Brescia si snoda da piazza Loggia salendo per la salita del Castello.
«Abbiamo voluto offrire un elemento che ci unisce» ha ricordato Milani. La giornata della delegazione bresciana a New York, all’insegna di due grandi ferite alla democrazia la strage di piazza della Loggia e l’attacco alle Torri gemelle, è cominciata con la bellezza, la danza, ed è continuata con una cerimonia al Consolato con la consegna di una targa al console generale Francesco Genuardi.
«Siamo stati ricevuti dal console che ha rievocato la tragedia delle Torri gemelle, l’attacco dell’11 settembre al cuore di New York» ha raccontato Manlio Milani.
Con Milani, presidente della Casa della memoria, nella delegazione partita per New York ci sono Laura Parenza presidente del Consiglio comunale di Brescia, l’avvocato Piergiorgio Vittorini ideatore del percorso delle formelle (e avvocato di parte civile nel processo per la strage) progettato dall’ingegnere Roberto Rezzola, Roberto Lucchini dell’Università di Brescia, Bianca Bardini segretaria di Casa della memoria, Redento Peroni rimasto ferito nella strage di piazza della Loggia il 28 maggio del ‘74 e Alberto Lorica che a New York presenterà un suo filmato. Oggi per la delegazione bresciana sarà l’ultimo appuntamento prima del ritorno in Italia, alle 11 l’incontro con il Commisioner Fdny Daniel Nigro e la consegna di una targa, poi con la visita al Memoriale dell’11 settembre e anche qui la consegna di una targa.
Intanto ieri a Brescia si è tenuta la cerimonia al parco «Torri gemelle», con due bandiere, quella dell’Italia e quella stelle&strisce degli Stati Uniti, issate a mezz’asta sui pennoni in segno di lutto e accompagnate dalle note dei due inni nazionali.
Nell’attentato morirono quasi 3mila persone, erano lì per lavorare, ha ricordato il prefetto Annunziato Bardè «crollarono le borse, ma gli Stati Uniti hanno saputo reagire» e il vice comandante dei vigili del fuoco Agostino Carrolo ha ricordato i 411 soccorritori che hanno perso la vita, mentre John Crosby, console per gli affari economici e politici del Consolato Usa di Milano, ha ribadito l’amicizia tra Stati Uniti, Italia e Brescia «una città sensibile agli episodi di violenza e terrorismo, come dimostra il parco alle Torri gemelle» e ha citato la Casa della memoria e il suo impegno: «Oggi viviamo in tempi pericolosi con avversari determinati. Sono 70 anni del Piano Marshall, che ha aiutato l’Italia e l’Europa a uscire dalla distruzione della guerra. Il successo di quel piano non era predestinato, è stato il frutto di una grande sforzo, possiamo farlo ancora».
Milani A New York per condividere Qui abbiamo portato una formella del percorso della memoria