Corriere della Sera (Brescia)

Sabato gli «sbandi» tornano insieme dopo mezzo secolo Abitavano le baracche al quartiere degli sfollati

- Francesco Florenzano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cade questo autunno il cinquantes­imo anniversar­io della demolizion­e del Quartiere San Vincenzo, il sobborgo costruito nel 1930 tra le Calchere di Ponte Crotte e il fiume Mella, sull’attuale via don Giacomo Vender. Un luogo dalla storia poco conosciuta, ma che ha segnato questa zona della città fino al 1967, anno dell’abbattimen­to anche del suo ultimo fabbricato.

Quando nel 1929 iniziarono i lavori per la costruzion­e di Piazza della Vittoria, molti degli sfollati dell’antico quartiere delle Pescherie trovarono posto qui, in questo gruppo di case costruito ad hoc dall’amministra­zione comunale dell’epoca per ospitare proprio chi restava senza casa. Non c’erano altre soluzioni, fu una «migrazione» di gruppo.

Un quartiere chiamato popolarmen­te proprio «Villaggio degli Sfrattati», composto da diversi padiglioni divisi ognuno in piccole stanze misere, dal pavimento in terra battuta e dai bagni in batteria, comuni a decine e decine di persone. Una realtà che doveva durare il tempo della costruzion­e di migliori sistemazio­ni, ma che invece divenne un ghetto permanente a qualche chilometro di distanza dal ricco centro storico.

Qui la povertà e l’emarginazi­one fecero sì che il luogo acquisisse una cattiva fama, tale da accompagna­re i suoi abitanti anche quando questi avevano la fortuna di lasciare il quartiere. E sempre qui don Vender divenne il «prete degli Sfrattati», padre spirituale che accudì e guidò tutta la popolazion­e verso un’emancipazi­one morale, sociale e materiale.

A cinquant’anni di distanza dalla totale demolizion­e del sobborgo, tutti i suoi abitanti e relativi discendent­i si riuniranno per un evento fortemente voluto da un piccolo gruppo di «Sbandi» (così si chiamano tra di loro gli abitanti del Quartiere San Vincenzo). Quest’ultimo, capitanato dalla signora «ex-Sbanda» Rossana Foresta, ha desiderato ricordare in questo anniversar­io speciale la storia comune di tutti gli abitanti del quartiere. La festa, aperta a tutta la cittadinan­za, è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Brescia e dell’assessore alla Casa Marco Fenaroli, che si sono prodigati affinché tale evento si potesse realizzare.

Quindi sabato prossimo le celebrazio­ni inizierann­o alle 18.30 in punto, con la celebrazio­ne della santa messa nella chiesa di Santo Spirito a Ponte Crotte, per poi continuare con una cena conviviale nell’oratorio della parrocchia di Santa Giovanna Antida, in via Quinta 51, al quartiere Abba. Sarà un tuffo nel passato per tutti gli «sbandi».

Una messa per ricordare anni di vita insieme dopo aver lasciato piazza Vittoria

 ?? Com’era ?? Uno scorcio del Quartiere San Vincenzo, con i suoi padiglioni: l’ultimo edificio fu demolito nel lontano 1967, a 37 anni dalla sua costruzion­e
Com’era Uno scorcio del Quartiere San Vincenzo, con i suoi padiglioni: l’ultimo edificio fu demolito nel lontano 1967, a 37 anni dalla sua costruzion­e

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