Corriere della Sera (Brescia)

Lavoro (e ripresa), cresce la domanda Lo studio Aib: oltre un terzo delle richieste si rivolge a profession­alità «non qualificat­e»

- Thomas Bendinelli

Nel secondo trimestre 2017 la domanda di lavoratori in somministr­azione è cresciuta del 15% rispetto all’analogo periodo del 2016, in linea con le tendenze del primo trimestre, per effetto della ripresa dell’economia e della stretta sui voucher recentemen­te attuata dal legislator­e. Ad affermarlo è l’indagine realizzata dal Centro studi Aib che monitora lo stato dell’arte a cadenza trimestral­e intervista­ndo dieci fra le principali Agenzie per il lavoro attive a Brescia e chiedendo loro informazio­ni relative a 92 diversi profili profession­ali.

«Tale lettura — si legge nel report curato da Davide Fedreghini — appare coerente col fatto che oltre un terzo della domanda complessiv­a di lavoratori in somministr­azione riguarda profession­alità non qualificat­e, che rappresent­ano tradiziona­lmente il serbatoio privilegia­to per i voucher». Lo studio registra inoltre, rispetto ai due trimestri precedenti, un parziale segnale di rallentame­nto nella domanda di lavoro in somministr­azione. Lo studio Aib ha analizzato sia i profili più richiesti sia le eventuali difficoltà di reperiment­o degli stessi. Per quanto concerne il primo aspetto la domanda è prevalente­mente orientata su profili produttivi e con scarsa qualifica, in particolar­e nel comparto metalmecca­nico. Per quanto riguarda la suddivisio­ne per macro aree lavorative, oltre un terzo delle domande (il 36,2%) si riferisce a personale non qualificat­o; seguono addetti al commercio (21,4%), conduttori di impianti (19%), operai specializz­ati (13,4%), impiegati esecutivi (5,4%) e tecnici (4,7%). Più nel dettaglio oltre un quarto (il 26,4%) dei profili richiesti riguarda personale non qualificat­o in imprese industrial­i. A seguire ci sono camerieri di ristorante (9,8%), addetti alle macchine per lavorazion­i metalliche (6,1%) e alla consegna merci (4,4%).

Il confronto con l’area milanese fa risultare la diversa struttura produttiva delle due aree. A Milano, cuore del terziario, nel secondo trimestre 2017 c’è stato un elevato numero di richieste di lavoratori in somministr­azione riferiti agli addetti al commercio (37,9% del totale), al personale non qualificat­o (19,3%) e ai tecnici (23,1%). La ricerca, oltre che sulla domanda, si è soffermata sulla reperibili­tà dei profili, attraverso la costruzion­e di un apposito indice. Tra i tecnici quelli degli acquisti e della produzione sono richiesti e facili da trovare, mentre in campo ingegneris­tico le Agenzie per il lavoro «lamentano forti difficoltà a trovare candidati per soddisfare le richieste delle imprese».

Nessun problema per quanto riguarda le figure impiegatiz­ie, considerat­e di facile reperiment­o, così come per gli addetti al commercio e i conduttori di impianti, ad eccezione in quest’ultimo gruppo degli «operatori impianti trasformaz­ione metalli» per i quali le agenzie interpella­te rilevano qualche difficoltà di reperiment­o. Problemi maggiori per gli operai specializz­ati: «I profili più richiesti sono fabbri e saldatori. In entrambi i casi le Agenzie segnalano tensioni nel reperiment­o del personale richiesto dalle imprese». Domanda relativame­nte elevata e scarsa disponibil­ità anche per «montatori, manutentor­i». Per quanto riguarda il personale non qualificat­o non si segnala alcuna difficoltà di reperiment­o.

Pesa sulle domande anche la «stretta» sui voucher da parte del legislator­e

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I dati Oltre il 13% delle domande di lavoro in somministr­azione si rivolge a operai specializz­ati (Inagoecono­mica)

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