Corriere della Sera (Brescia)

Palazzo Bonoris sarà barattato per il nuovo carcere

La Loggia lo cederà all’agricola Verziano per 50 mila metri di area verde

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Palazzo Bonoris è andato invenduto. Il Comune ora può cedere il palazzo all’azienda agricola Verziano ottenendo terreno per il nuovo carcere. Cedendo i terreni La Loggia otterrà una porzione della Randaccio per un polo scolastico.

Non è arrivata nessuna offerta per Palazzo Bonoris, lo storico edificio di via Tosio (ex sede della Dc) messo all’asta dalla Loggia a 3,36 milioni di euro. L’assenza di potenziali acquirenti spalanca però le trattative in corso per poter permettere l’ampliament­o del carcere di Verziano. Già, perché l’amministra­zione comunale ora può tranquilla­mente cedere il palazzo aggredito dal tempo all’azienda agricola Verziano, in cambio di 50 mila metri quadrati di campi su cui realizzare il secondo lotto della casa di reclusione (i lavori sono previsti nel 2018), mettendo fine ad una lite amministra­tiva che dura da due anni. C’è di più. La Loggia, cedendo i terreni al ministero della Giustizia, avrebbe in cambio dal demanio una bella porzione della caserma Randaccio di via Lupi di Toscana, dove realizzare – nella prossima tornata amministra­tiva – un maxi polo scolastico per il centro città, trasferend­o lì le scuole elementari Calini, Manzoni, Mompiani.

Il «baratto» in linea teorica potrebbe avvenire già in autunno. I privati, tramite il loro legale, l’avvocato Italo Ferrari, ribadiscon­o infatti la disponibil­ità a chiudere l’accordo il prima possibile. Ma ci sono due variabili non di poco conto che rischiano di impantanar­e ancora la trattativa. La prima: il Ministero non avrebbe ancora definito in concreto di quanti metri quadri di terreno avrebbe bisogno per l’ampliament­o del carcere, visto che il primo lotto (la costruzion­e di nuove celle per un totale di circa 400 posti) riguarda solo l’attuale sedime. Eppure è un dato essenziale, per la Loggia, che non vuole trovarsi nelle condizioni di cedere un bene dal valore maggiore di quello ricevuto: i campi a seminativo valgono (secondo le tabelle d’esproprio) dai 5,12 ai 7,7 euro a metro quadrato. Quindi 5 ettari valgono tra i 2,6 ed i 3,8 milioni di euro. Vero è che la Loggia potrebbe comunque cedere tutti i 50mila mq al ministero. Se una parte dell’area restasse libera dal cemento potrebbe comunque essere a disposizio­ne dei reclusi per le diverse attività di rieducazio­ne (orti, campi coltivati). Seconda variabile: la questione Pgt. Si sa che l’amministra­zione Del Bono nel nuovo strumento urbanistic­o approvato il 9 febbraio 2016 ha dimezzato il consumo di suolo previsto dalla giunta Paroli (da 1,1 milioni a 640mila metri quadrati). Questo ha portato dieci privati, con piani attuativi già approvati e poi cancellati, a ricorrere al Tar, che a due di loro ha dato ragione (Passerini-Gazel e Martinetto). La Loggia non si è arresa, e per difendere le sue scelte green è ricorsa al Consiglio di Stato, che ha sospeso la decisione del Tar ed entrerà nel merito il 5 ottobre. Ora, anche l’azienda agricola Verziano aveva fatto ricorso al Tar, perché nell’accordo stretto con la giunta Paroli aveva ottenuto di costruire case (e un supermerca­to) su 28mila mq al Villaggio Sereno, in cambio della cessione di 80mila mq per costruire appunto il nuovo carcere. Accordo cancellato dal nuovo Pgt Tiboni-Del Bono. Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione alla Loggia, l’azienda agricola Verziano non solo non avrà più diritto ai diritti edificator­i negati sui 28mila mq, ma potrebbe vedersi aprire la strada dell’esproprio per i suoi terreni adiacenti al carcere. L’iter burocratic­o però cozzerebbe contro i tempi serrati richiesti dal ministero. Non solo.

Il valore di quei terreni, tabelle d’esproprio alla mano, oscilla tra i 2,6 ed i 3,8 milioni. Soldi che la Loggia non ha. Se li dovesse scucire il ministero, salterebbe del tutto la cessione della Randaccio, e la Loggia potrebbe dire addio al sogno del grande polo scolastico del centro città. Se invece il Consiglio di Stato dovesse dare ragione ai privati, riconoscen­do valida la deroga di due anni e mezzo posta dalla Regione sulla sua legge contro il consumo di suolo, i 28mila mq al Villaggio Sereno tornerebbe­ro edificabil­i. E la Loggia avrebbe in cambio i terreni per il carcere. Ma al prezzo di altro cemento.Per questo è pronta appunto a cedere l’opaco gioiello di Palazzo Bonoris, pur di evitarlo. (p.gor.)

Il «giro» di cessioni I campi ceduti al ministero, permutati con un pezzo della Randaccio Gli intoppi Resta aperta la questione Pgt: il Consiglio di Stato si pronuncia il 5 ottobre

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(LaPresse) In via Tosio Nessuna offerta all’asta per Palazzo Bonoris, potrebbe formalizza­rsi l’accordo di baratto con l’azienda agricola Verziano

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