Partecipate, i tagli della Loggia
Via da Brebemi, Centro Padane, Fiera e Csmt. Mantenute le quote di altre 8 società
Venerdì il consiglio comunale ratificherà la cura dimagrante delle società partecipate, così come chiesto dalla legge Madia. La Loggia ha deciso di lasciare Autostrade Lombarde (Brebemi), Centro Padane, Immobiliare Fiera e anche la casa dell’innovazione tecnologica qual è il Csmt. Rimarrà in Ortomercato, Bresciatourism, Aeroporto Montichiari. Non sono in discussione le controllate Brescia Infrastrutture, Brescia Mobilità e A2A.
La Loggia, nel rispetto degli obblighi della legge Madia, ha deciso per tempo di sfoltire la sua presenza nelle società partecipate, uscendo dai cda di un terzo di esse. Ora manca solo l’imprimatur del consiglio comunale di venerdì.
Dell’addio ad Autostrade Lombarde (contenitore di BreBeMi) si sapeva da tempo. La loggia detiene lo 0,203% di azioni, che equivalgono comunque ad un milione di euro (primo socio è Banca Intesa con il 42%). Già nella primavera 2016 ha provato a disfarsene. Trovandosi di fronte il «muro» della società. Tanto che la Loggia è ricorsa alla sezione speciale «imprese» del tribunale civile, dove i tempi medi dei contenziosi si aggirano sui tre anni. Altra infrastruttura altro grattacapo: si tratta di Centro Padane, la società che gestiva l’autostrada A-21, di cui la Loggia possiede quasi l’ 11% di quote, per un controvalore (sulla carta) di 3,3 milioni di euro. La gara per la gestione della A21 è stata vinta due anni fa dal Gruppo Gavio che ora dovrebbe «versare» a Centro Padane circa 270 milioni. Pagati i debiti con le banche, dovrebbero rimanere una sessantina di milioni da spartire tra i soci. La Loggia punta ad incassare quasi il doppio del valore nominale della sua partecipazione. Ma il tempo passa, ed i soldi non arrivano. Altra uscita di peso sarà quella da Immobiliare Fiera, di cui il Comune detiene lo 0,88% di quote, corrispondenti a soli 95mila euro. «Stiamo aspettando che Immobiliare Fiera ci consegni il PalaEib ristrutturato — spiega l’assessore Panteghini — dopodiché potremmo liquidare le nostre quote». La consegna dei lavori è prevista la prossima primavera. A rilevare le quote della Loggia dovrebbe essere il socio principale, la Camera di Commercio (ne possiede già l’ 82,89%, corrispondenti a 8,9 milioni di euro).
Il Comune ha ritenuto giusto lasciare anche il Csmt Gestione, il centro servizi multisettoriale e multi-tecnologico che funge da volano per l’innovazione (ne possiede il 6%, per un controvalore di 84mila euro). Centro partecipato dall’Università ma anche da tantissime aziende leader nel settore siderurgico, meccanico, elettrico, informatico, dell’automotive (da Omr a Gefran, da Sabaf a Feralpi, da Streparava a Lucchini, dalla Carlo Tassara alla Holding Umberto Gnutti). Terrà invece il 13% del ramo consortile del Csmt (corrispondente all’hardware operativo).
La Loggia ha deciso di tenersi anche il 42% delle quote del Consorzio Brescia Mercati, (che gestisce l’ortomercato), la società semplice Teatro Grande, il l 20% di Farcom (gestisce tutte le farmacie cittadine) e la partecipazione in Bresciatourism (agenzia che promuove il turismo in città e provincia), in Banca Popolare Etica. La Loggia mantiene una piccolissima partecipazione anche nell’ Aeroporto di Montichiari (ha solo lo 0,15%) per poter esserci nel futuro (e atteso da anni) piano di rilancio infrastrutturale, con la realizzazione di una bretella ferroviaria di collegamento con la città. Tre delle cinque società (Brescia Infrastrutture, Brescia Mobilità, San Filippo) risultano affini ai compiti amministrativi previsti dalla Madia. Anche la partecipazione in A2A, in quanto già quotata in borsa, non dovrà essere liquidata. Resta aperto il nodo Centrale del Latte (p.gor.)