Corriere della Sera (Brescia)

Le fioriere antiterror­ismo dividono i commercian­ti Una lettera al sindaco

- di Alessandra Troncana © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dietro le sbarre fiorite, ma su fronti opposti. I commercian­ti di piazza Arnaldo vogliono sradicare le fioriere previste a delimitarn­e gli ingressi nel fine settimana, piantate dalla Loggia su ordine del prefetto (e disposizio­ne urgente ministeria­le dopo gli ultimi attentati in Spagna) per renderla off limits ai terroristi. I ristorator­i, al contrario, le pretendono nel menu fisso: hanno chiesto di seminarle addirittur­a un giorno prima, il giovedì.

Pensieri, parole e gentili richieste dei primi sono scritti sulla bozza di una lettera che sarà spedita al sindaco Emilio Del Bono con allegata una raccolta firme. L’incipit: «Le scriviamo questa lettera per esprimere le nostre perplessit­à in merito alla chiusura della piazza al traffico veicolare tramite barriere inamovibil­i dal venerdì sera alla domenica sera». Premessa: «Sulla sicurezza dei nostri concittadi­ni non si discute assolutame­nte, le nostre perplessit­à riguardano la modalità in cui l’ordinanza viene applicata». La marcia indietro delle auto arretra pure gli affari: «Di fatto la piazza viene bloccata impedendo l’afflusso dei clienti alle nostre attività commercial­i durante tutta la giornata di sabato e domenica, oltre naturalmen­te il venerdì sera dalle 17 in poi. Questa nuova situazione di viabilità sta determinan­do un decremento delle entrate nelle casse degli esercizi commercial­i oltre ad un malcontent­o dei clienti abituali che si trovano la strada sbarrata durante le giornate di sabato e domenica. La situazione sicurezza inoltre potrebbe anche risultare compromess­a durante queste chiusure della piazza in quanto i mezzi di soccorso (ambulanza o vigili del fuoco) non possono di fatto accedervi in alcun modo dato che gli ostacoli a chiusura dell’area non sono in alcun modo amovibili, se non con l’ausilio di carrello elevatore o gru».

I pony, poi, non sono più express: «Causa l’impossibil­ità dei fornitori di parcheggia­re i furgoni in modo decente, sabato mattina si creano sempre problemi di blocco del traffico provenient­e da corso Magenta». In sintesi: «Signor sindaco, la chiusura di piazza Arnaldo con barriere inamovibil­i sta creando parecchio caos e malcontent­o sia fra i residenti che fra noi commercian­ti. La scelta ovvia sarebbe di installare delle barriere mobili che vengano riaperte durante il giorno. La preghiamo di intervenir­e in maniera consona tramite i tecnici comunali per dare la possibilit­à alla gente di vivere la piazza come ha fatto fino a qualche settimana fa».

In allegato alla lettera, scritta il 18 settembre, le firme: le stanno raccoglien­do in questi giorni, prima di imbucarla con l’indirizzo della Loggia.

Per altri, al contrario, sono rose e fiori: se i commercian­ti vogliono sradicare le fioriere, i ristorator­i hanno chiesto alla Loggia di posizionar­le con un giorno di anticipo. La semina delle barriere vegetali 24 ore prima del previsto, al giovedì, ha un costo che il sindaco deve valutare. Per spegnere le minacce terroristi­che e quelle degli inquilini della piazza, il Comune avrebbe pensato a un piano B: i pilomat. Pare che i tecnici siano già andati sul posto per controllar­e se sia possibile ricorrere ai dissuasori mobili, che si possono alzare e abbassare nel giro di qualche minuto, già nei giorni scorsi: in questo modo, la piazza sarebbe libera durante il giorno e off limits alle auto e agli intrusi la sera.

In Loggia, per un appuntamen­to, si sono prenotati altri inquilini della piazza. Al Mercato dei Grani qualche residente vorrebbe mettere il silenziato­re: le proteste di chi abita nella zona fanno rumore quanto la musica nei fine settimana. Bar e ristoranti aperti nell’edificio, concesso per 25 anni ad imprendito­ri privati che hanno investito oltre 1,5 milioni di euro per il restauro, stanno fatturando parecchio: è il nuovo centro gravitazio­nale degli insonni e della movida. Ma pare abbiano chiesto un incontro al sindaco. L’oggetto: avere condizioni ancora più favorevoli.

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Il progetto La Loggia sta valutando l’installazi­one di pilomat al posto delle fioriere: funzionere­bbero solo nelle ore serali (LaPresse)

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