Le fioriere antiterrorismo dividono i commercianti Una lettera al sindaco
Dietro le sbarre fiorite, ma su fronti opposti. I commercianti di piazza Arnaldo vogliono sradicare le fioriere previste a delimitarne gli ingressi nel fine settimana, piantate dalla Loggia su ordine del prefetto (e disposizione urgente ministeriale dopo gli ultimi attentati in Spagna) per renderla off limits ai terroristi. I ristoratori, al contrario, le pretendono nel menu fisso: hanno chiesto di seminarle addirittura un giorno prima, il giovedì.
Pensieri, parole e gentili richieste dei primi sono scritti sulla bozza di una lettera che sarà spedita al sindaco Emilio Del Bono con allegata una raccolta firme. L’incipit: «Le scriviamo questa lettera per esprimere le nostre perplessità in merito alla chiusura della piazza al traffico veicolare tramite barriere inamovibili dal venerdì sera alla domenica sera». Premessa: «Sulla sicurezza dei nostri concittadini non si discute assolutamente, le nostre perplessità riguardano la modalità in cui l’ordinanza viene applicata». La marcia indietro delle auto arretra pure gli affari: «Di fatto la piazza viene bloccata impedendo l’afflusso dei clienti alle nostre attività commerciali durante tutta la giornata di sabato e domenica, oltre naturalmente il venerdì sera dalle 17 in poi. Questa nuova situazione di viabilità sta determinando un decremento delle entrate nelle casse degli esercizi commerciali oltre ad un malcontento dei clienti abituali che si trovano la strada sbarrata durante le giornate di sabato e domenica. La situazione sicurezza inoltre potrebbe anche risultare compromessa durante queste chiusure della piazza in quanto i mezzi di soccorso (ambulanza o vigili del fuoco) non possono di fatto accedervi in alcun modo dato che gli ostacoli a chiusura dell’area non sono in alcun modo amovibili, se non con l’ausilio di carrello elevatore o gru».
I pony, poi, non sono più express: «Causa l’impossibilità dei fornitori di parcheggiare i furgoni in modo decente, sabato mattina si creano sempre problemi di blocco del traffico proveniente da corso Magenta». In sintesi: «Signor sindaco, la chiusura di piazza Arnaldo con barriere inamovibili sta creando parecchio caos e malcontento sia fra i residenti che fra noi commercianti. La scelta ovvia sarebbe di installare delle barriere mobili che vengano riaperte durante il giorno. La preghiamo di intervenire in maniera consona tramite i tecnici comunali per dare la possibilità alla gente di vivere la piazza come ha fatto fino a qualche settimana fa».
In allegato alla lettera, scritta il 18 settembre, le firme: le stanno raccogliendo in questi giorni, prima di imbucarla con l’indirizzo della Loggia.
Per altri, al contrario, sono rose e fiori: se i commercianti vogliono sradicare le fioriere, i ristoratori hanno chiesto alla Loggia di posizionarle con un giorno di anticipo. La semina delle barriere vegetali 24 ore prima del previsto, al giovedì, ha un costo che il sindaco deve valutare. Per spegnere le minacce terroristiche e quelle degli inquilini della piazza, il Comune avrebbe pensato a un piano B: i pilomat. Pare che i tecnici siano già andati sul posto per controllare se sia possibile ricorrere ai dissuasori mobili, che si possono alzare e abbassare nel giro di qualche minuto, già nei giorni scorsi: in questo modo, la piazza sarebbe libera durante il giorno e off limits alle auto e agli intrusi la sera.
In Loggia, per un appuntamento, si sono prenotati altri inquilini della piazza. Al Mercato dei Grani qualche residente vorrebbe mettere il silenziatore: le proteste di chi abita nella zona fanno rumore quanto la musica nei fine settimana. Bar e ristoranti aperti nell’edificio, concesso per 25 anni ad imprenditori privati che hanno investito oltre 1,5 milioni di euro per il restauro, stanno fatturando parecchio: è il nuovo centro gravitazionale degli insonni e della movida. Ma pare abbiano chiesto un incontro al sindaco. L’oggetto: avere condizioni ancora più favorevoli.