Corriere della Sera (Brescia)

Riscossa Brescia Il Perugia va ko

Han porta avanti gli umbri, poi gol e assist dell’Airone. Boscaglia (espulso) è salvo

- Bertelli e Golia

Il presidente Cellino voleva il rock. L’ha avuto. Front man Caracciolo, in campo dopo un’ora. L’Airone suona la carica al 21’ del secondo tempo agguantand­o il Perugia in vantaggio con Han. Ed è sempre Caracciolo a servire Bisoli per il raddoppio. E Cellino applaude, questa sì che è musica per le sue orecchie.

Tra la squadra già strutturat­a (il Perugia) e quella tutta da scoprire (il Brescia, ancora un cantiere per ammissione di allenatore e presidente), vince la seconda. E lo fa con merito, perché nel momento più complicato del primo mese di campionato Boscaglia ha sfoderato il coraggio chiestogli ai piani alti, rimanendo però fedele al suo 3-5-2. La rimonta rabbiosa risiede qui — Cattaneo è stato gettato nella mischia sull’1-1 al posto di Cancellott­i: un quasi attaccante per un quasi difensore, con Furlan spostato a destra — e nell’entrata provvidenz­iale di Caracciolo all’ora di gioco.

Un po’ alla Totti, un po’ alla Altafini, come voleva Cellino. Decisivo, come sempre. Con il pubblico ai suoi piedi senza distinzion­i di settore, in totale adorazione per un giocatore che potrebbe mettere d’accordo destra e sinistra se si candidasse sindaco il prossimo maggio. L’Airone suona la carica dopo appena 6 minuti, al 21’ del secondo tempo, rapido a scuotere un ambiente depresso dopo il gol in avvio di ripresa di Han (sesto centro, segnatevel­o: il ragazzo si farà), agevolato n dall’amnesia collettiva della difesa bresciana, orfana del leader Gastaldell­o. La prima svolta del match: il Perugia latita su un comodo pallone in uscita proprio con Han, Machin ne approfitta e si incunea in area dalla sinistra e sul suo cross si avventa l’Airone in scivolata beffando Rosati. Il bis arriva dopo l’espulsione per proteste di un furente Boscaglia al minuto 35 della ripresa: l’eroe del Rigamonti stoppa con classe un pallone difficile dalla destra, lo pulisce e lo recapita a Bisoli con un cross teso dalla sinistra. Per il figlio d’arte, architrave del nuovo Brescia al pari del proprio capitano , è un piacere insaccare al volo e battere Rosati. Ancora quei due, Andrea e Dimitri, come una settimana fa con il Foggia. Stavolta, però, i punti sono tre e proiettano in un quarto d’ora le rondinelle dalla zona play out al potenziale quinto posto, se martedì dovesse arrivare il colpaccio a Terni nel recupero. Per una squadra dagli equilibri ancora precari, costruita un mese fa al termine del mercato, non è male. A settembre il Brescia non ha mai perso, ora ottobre ci dirà di che pasta è fatto il gruppo. Ieri, Boscaglia ha insistito su Rinaldi per 90 minuti e l’argentino è stato tra le poche delusioni dell’incontro. Eppure, anche senza un vero riferiment­o offensivo, nel primo tempo la palla gol migliore era capitata a Ferrante in area di rigore; nella ripresa, Minelli si è fatto notare solo nel finale quando ha alzato una punizione di Pajac. Giunti ha deluso, più dei suoi. Sull’1-0 si è chiuso, evitando di castigare un Brescia balbettant­e in difesa. Ed è stato castigato dall’ex compagno Caracciolo, che segnò la sua prima doppietta a Mompiano sfruttando anche un suo assist su punizione. Era il 3 marzo 2002, avversario il Piacenza. In un campionato di buon livello, ma senza squadre materasso e allo stesso tempo senza schiaccias­assi in vista, a fare la differenza sono sempre le giocate dei più bravi. Il Brescia ha il suo fenomeno, le altre ancora devono trovarlo.

 ?? L’esultanza ?? La gioia di Bisoli dopo aver segnato il gol del 2-1 che ha fermato il Perugia (LaPresse/Zanardelli)
L’esultanza La gioia di Bisoli dopo aver segnato il gol del 2-1 che ha fermato il Perugia (LaPresse/Zanardelli)
 ?? Cannoniere ?? Per l’Airone, 36 anni, è già il terzo gol in 5 gare giocate (LaPresse)
Cannoniere Per l’Airone, 36 anni, è già il terzo gol in 5 gare giocate (LaPresse)

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